Lo studio “The economic impact of Microsoft’s Windows 7”
rivela che il rilascio del nuovo sistema operativo, previsto per il
prossimo 22 ottobre, “guiderà la crescita del mercato
informatico tecnologico in tutto il mondo, favorendo le aziende del
settore che vendono hardware e software, che offrono servizi It o
distribuiscono prodotti informatici”, riporta Francesco Barbieri
di Italia Oggi. “Lo studio, realizzato da Idc a livello mondiale,
mette in evidenza come nei paesi europei sia l’impiego di
persone, sia i profitti delle aziende dell’ecosistema Microsoft,
e gli investimenti in prodotti e servizi relativi al nuovo sistema
operativo, cresceranno per almeno i 15 mesi susseguenti al suo
lancio commerciale. Alla fine del 2010 saranno 177 milioni le copie
originali di Windows 7 distribuite in tutto il mondo”.
E in Italia? La crescita in positivo si aggirerà nell’ordine
delle migliaia di nuovi posti di lavoro (che si aggiungono agli
attuali 681mila), “mentre una quota pari al 17% dell’intera
forza lavoro impiegata nell’It si troverà a operare con il nuovo
sistema”. Nel mondo, saranno 1,5 milioni gli operatori che
useranno Windows 7 alla fine del prossimo anno e “per ogni euro
ricavato dall’azienda produttrice l’ecosistema Microsoft
beneficierà, nel suo complesso, di un indotto pari a 19,06
euro”, riferisce Barbieri. I calcoli di Idc non si fermano qui:
la somma delle vendite correlate a Windows 7 corrisponderà a oltre
70 miliardi di euro in prodotti e servizi e, “per raggiungere
questo risultato”, sottolinea il giornalista di Italia Oggi,
“le aziende del settore investiranno in Europa qualcosa come 25
miliardi di euro, entro la fine del 2010, per lo sviluppo, il
marketing e il supporto commerciale al nuovo prodotto”.
Alla luce di queste valutazioni, le precedenti stime
sull’andamento del settore It vanno riviste in positivo; del
resto anche l’Eito (European information technology observatory),
che stimava un calo del volume d’affari per prodotti e servizi It
in Europa nel 2009 a causa della crisi globale, prevede “un
futuro più roseo” a partire dal 2010.