Un cittadino non riusciva a ottenere la cittadinanza italiana per la moglie tedesca, un manager in mobilità aveva un problema per farsi attivare la cassa integrazione. Ma entrambi si sono rivolti a “Linea Amica” e hanno trovato soluzione ai loro problemi. Sono solo alcune delle centinaia di migliaia di rapporti difficoltosi tra utenti e pubblica amministrazione portati a buon fine dal contact center della pubblica amministrazione che in quattro anni di vita ha gestito 900 mila contatti registrati via telefono o e-mail, e ha trattato 480 mila casi.
Oggi, protagoniste a palazzo Vidoni, sono state per l’appunto una serie di testimonianze dirette e filmate che hanno accompagnato la presentazione del Rapporto Monitor 2013 e i risultati di Linea Amica, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Formez Carlo Flamment, il capo dipartimento della Funzione pubblica Antonio Naddeo, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e il direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale Agostino Ragosa. A partecipare all’evento anche numerosi rappresentanti dei principali associati del network (Inps, Inail, Agenzia Entrate, Ministeri, Forze Armate) e delle associazioni dei cittadini.
Molti gli esempi dei servizi offerti e le soluzioni trovate alle richieste più disparate affluite alle 1.250 strutture di contatto coordinate dal network . Si va dalle problematiche relative alla casa, con il 29,9% delle domande nel 2012, con quesiti su pagamento dell’Imu e, sempre a titolo di esempio, sulla possibilita’ di accedere ai buoni affitto comunali. Ma anche informazioni su politica e istituzioni assorbono una buona fetta dei contatti con il 16,9%, e lavoro con il 9,6% mentre retrocedono le richieste dei cittadini sulla previdenza con il 5,9%.
L’importanza di Linea Amica, nata da un’idea dell’ex ministro Renato Brunetta, in circostanze come dopo il terremoto dell’Aquila è stata ricordata sia dal presidente Flamment sia da Gabrielli, quando il servizio fu fondamentale per l’assistenza e le informazioni ai cittadini in un posto in cui gli uffici della pubblica amministrazione non c’erano più.
Naddeo inoltre, si è augurato, visti i risultati ottenuti dal contact center, che “il prossimo governo non intenda fare l’ennesima riforma della pubblica amministrazione ma si cerchi di investire sulla pa, perché più è efficiente e meno ci sarà bisogni di Linea Amica.
Per Agostino Ragosa apprezzando il lavoro svolto da Linea Amica rappresenta ha detto che si tratta del “primo grande esempio di una organizzazione della pubblica amministrazione che usa la tecnologia” e ha sottolineato che occorre “avere la forza di ridisegnare la struttura e arrivare aun digitalizzazione di cui tutti abbiamo bisogno”. E a questo proposito Ragosa ha evidenziato la necessita’ di “creare dei centri servizi sui territori a disposizioni di chi usa nuove tecnologie e chi chiede servizi e non sa usare tecnologie” e si è appellato ai presenti dicendo “avro’ bisogno del contributo di tutti voi, di tutte le organizzazioni in campo per una nuova era del digitale. Non possiamo più aspettare” ha concluso.