Parte a Parigi il totonomine per la successione di Ben Verwaayen, Ceo dimissionario di Alcatel-Lucent. Secondo il Financial Times, la rosa dei papabili comprende una rosa di nomi interni al gruppo. In particolare, il quotidiano fa tre nomi: Stephen Carter, presidente del gruppo in Europa; Philippe Kerrier, responsabile network in Francia; e infine il direttore finanziario Paul Tufano.
Dopo l’annuncio delle dimissioni di Verwaayen, il titolo Alcatel-Lucent ha registrato un’impennata. Ma il compito del suo successore non sarà facile, in un mercato, quello degli apparati di rete, che secondo il Financial Times si sta muovendo verso un consolidamento generale. Tanto che il quotidiano finanziario avanza l’ipotesi che il numero di big del settore, che oggi sono cinque – Alcatel Lucent, Nokia Siemens Networks, Huawei, Ericsson e Zte – possa restringersi a tre.
Per quanto riguarda le voci di un possibile interessamento di Alcatel-Lucent per un ingresso nella joint venture Nokia Siemens Networks al posto di Siemens, il Financial Times, che cita banchieri attivi nel settore, è scettico.
Ben Verwaayen, amministratore delegato dal 2008, ha annunciato le dimissioni la settimana scorsa in concomitanza con la trimestrale del gruppo, che ha registrato ricavi in calo dell’1,3% a 4,1 miliardi di euro. Le dimissioni saranno esecutive nel momento in cui sarà individuato il sostituto. Nel periodo di transizione Verwaayen manterrà la carica. Una decisione “difficile” ma il Ceo è stato irremovibile, dicendo che questo “è il momento giusto perché il board cerchi una nuova leadership per portare avanti l’azienda”. Vervaayen ha aggiunto che il recente rifinanziamento e la ristrutturazione in atto sono il giusto viatico per il suo successore. Verwaayen, ex Ceo di BT, è entrato in Alcatel Lucent nel 2008, gestendo la ristrutturazione conseguente al merger fra Alcatel e Lucent.