STATI UNITI

Obama vs cybercrime: ordine esecutivo sull’IT security

Il nuovo provvedimento mira a rafforzare la collaborazione tra le aziende e il National Institute of Standards and Technology. Potenziato il programma Enhanced Cybersecurity Services. Il presidente Usa: “Attacchi informatici attentano a privacy e libertà civili”

Pubblicato il 13 Feb 2013

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“Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia in rapida crescita”. Con queste parole ieri, durante il discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Usa Barack Obama ha voluto sottolineare l’impegno della Casa Bianca contro il cybercrime, poco dopo aver firmato il nuovo ordine esecutivo per la sicurezza informatica.

L’obiettivo dell’ordine esecutivo, come spiegato in una nota diffusa dalla Casa Bianca, è quello di condividere informazioni attraverso lo sviluppo e l’applicazione di una serie di pratiche che coinvolgono partner industriali e che il National Institute of Standards and Technology dovrà mettere a punto. In pratica, le agenzie federali saranno chiamate a produrre rapporti non confidenziali sulle minacce da parte di pirati informatici ad aziende americane.

Gli hacker non si limitano a infiltrarsi nelle email private e a rubare identità o segreti aziendali, ha sottolineato il Presidente, perché i pirati informatici si stanno spingendo oltre “cercando di sabotare la nostra rete elettrica, le nostre istituzioni finanziarie e i nostri sistemi di controllo del traffico aereo”. Per questo, ha detto l’inquilino della Casa Bianca, “non possiamo tra qualche anno guardare indietro nel tempo e chiederci perché non abbiamo fatto nulla”. Viene inoltre ampliato il programma Enhanced Cybersecurity Services per assistere nelle loro attività di protezione dagli hacker le società che operano nel settore delle infrastrutture digitali. Il tutto, garantendo una “forte protezione delle libertà civili e della privacy”, ha puntualizzato Obama.

L’ordine esecutivo ha provocato una levata di scudi da parte dei Repubblicani che hanno annunciato di avere intenzione di riproporre al Congresso il Cispa (Cyber Intelligence Sharing and Protection Act) che obbligherebbe le imprese a condivere le loro informazioni. “Abbiamo bisogno di fornire alle aziende americane le informazioni necessarie per proteggere i loro network dalle minacce informatiche – ha sottolineato Mike Rogers, Repubblicano del Michigan – Il Congresso deve urgentemente via libera al nostro disegno di legge sulla condivisione delle informazioni, in modo da proteggere la nostra sicurezza nazionale, la nostra economia e l’occupazione negli Stati Uniti”. Nei mesi scorsi il Cispa si è definitivamente arenato al Senato, dove i Democratici hanno votato contro, definendo la proposta poco equilibrata e lesiva della privacy.

Il Cispa preoccupa anche le aziende informatiche che sarebbero costrette a dare dati confidenziali sui loro clienti alla Us National Security Agency e ad altre agenzie federali. Puiù favorevole le associazioni del settore Security. La Internet Security Alliance, che raccoglie imprese del calibro di General Electric, Verizon, Wells Fargo e Boeing, ha già fatto sapere, subito dopo la firma del nuovo ordine da parte di Obama, che “sosterrà con forza la reintroduzione del Cispa”.

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