Ibm raddoppierà quest’anno gli investimenti in tecnologie per il comparto mobile. Lo ha detto Robert LeBlanc, vice presidente senior del software del colosso informatico statunitense, aggiungendo che l’amministratore delegato Ginni Rometty dirotterà verso questo settore dipendenti e risorse.
La Ceo ritiene infatti la mobilità una delle aree-chiave per la crescita di Ibm oltre al cloud computing e all’analisi dei dati di business.
L’azienda ha intenzione di utilizzare una serie di strumenti tecnologici, accumulati grazie a una decina di acquisizioni di altre società a partire dal 2006, per proporre prodotti e servizi dedicati ai clienti business che necessitano di supporto nel mobile computing.
In particolare l’iniziativa annunciata oggi, “MobileFirst”, è un portafoglio di offerte che vanno dalla data analysis per aiutare le azienda a capire come i loro dipendenti utilizzano gli smartphone a strumenti destinati alle società affinché possano creare le loro applicazioni per i dispositivi mobili.
LeBlanc non ha fornito per il momento alcuna cifra relativa all’insieme degli investimenti previsti in mobile technology. Ha tuttavia aggiunto che Ibm continuerà a puntare su acquisizioni di aziende in grado di rafforzare i suoi servizi per il comparto mobile.
I conti del principale fornitore di servizi all’informatica del mondo nel quarto trimestre 2012 hanno battuto le aspettative: i profitti hanno toccato quota 5,83 miliardi di dollari contro i 5,49 miliardi registrati nello stesso trimestre dell’anno scorso. In termini di ricavi, il gruppo informatico ha messo a segno 29,3 miliardi di dollari, in calo dello 0,6% rispetto ai 29,48 miliardi dello stesso periodo del 2011 ma meglio delle stime degli analisti, ferme a 29,12 miliardi.
Incoraggianti le prospettive per il futuro: Ibm si aspetta utili al netto di spese straordinarie per almeno 16,70 dollari per azione nell’intero 2013.