Spegnere le reti in rame e migrare tutte le comunicazioni sulla fibra ottica: è questo il piano del ministro delle comunicazioni israeliano Yoaz Hendel.
Israele fiber country come Singapore
Israele si candida dunque a diventare a tutti gli effetti un “fiber country”. “Le vecchie infrastrutture di comunicazione non rispondono sufficientemente alle crescenti esigenze del Paese. Inoltre, inquinano e hanno scarse prestazioni”, ha dichiarato il ministro, prendendo a riferimento Singapore, e altri Paesi che stanno seguendo l’esempio – Australia e Nuova Zelanda fra i più avanti nella roadmap.
Consultazione fino al 24 novembre
Il ministro la anche annunciato una consultazione pubblica che si chiuderà il prossimo 24 novembre per raccogliere pareri e idee dagli addetti ai lavori ma anche dai cittadini. Dopo anni di ritardi e controversie tra Bezeq, la più grande compagnia di telecomunicazioni israeliana, e il Ministero delle Comunicazioni, solo all’inizio del 2021 Bezeq ha iniziato realizzare la rete in fibra ottica a livello nazionale. Hendel ha dichiarato che il ministero sta ora valutando la possibilità di trasferire tutti i servizi di telecomunicazione sulla fibra ottica.