Gli operatori europei Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone Group hanno collaborato con la società di deep technology Matsuko in un progetto pilota per effettuare chiamate olografiche facili da condurre come una chiamata vocale, utilizzando 5G ed edge computing.
Obiettivo è consentire ai clienti di partecipare a una sessione di comunicazione olografica comune interconnettendo le loro distribuzioni separate. In questo modo si mira a rendere il processo di connessione tramite ologramma “facile e semplice come effettuare una semplice telefonata”.
I protagonisti del progetto hanno inoltre spiegato di essere al lavoro per sviluppare una piattaforma per combinare “mondi reali e virtuali” attraverso una connessione mobile, utilizzando una fotocamera per smartphone per generare un video 2D. Questo viene quindi renderizzato in ologrammi 3D nel cloud e trasmesso in streaming agli spettatori in un ambiente AR, VR o MR.
Il ruolo cruciale del 5G
Le aziende hanno sottolineato che la piattaforma di prova è stata resa possibile attraverso il 5G, sfruttando l’alta velocità, l’ampia larghezza di banda e la bassa latenza, per superare le sfide relative alla creazione di “immagini 3D realistiche che esistevano fino ad ora”. Gli ologrammi vengono creati utilizzando fotocamere selfie per acquisire e trasmettere un’immagine olografica in tempo reale, prima di elaborarla tramite una macchina di rendering avanzata. Viene quindi consegnato virtualmente a un’ambientazione del mondo reale utilizzando occhiali VR e AR.
Una volta completata la prova, le aziende lavoreranno per migliorare la tecnologia sottostante e creare il substrato tecnologico necessario a condurre interi eventi attraverso ologrammi. Secondo il Coo di Vodafone Alex Froment-Curtil, il metaverso “porta una nuova dimensione alla connettività” e “la proof of concept sposta drammaticamente le comunicazioni olografiche dalla fantascienza agli smartphone della vita reale”.