Google è in contatto con alcune etichette discografiche per sviluppare un servizio di streaming musicale, da lanciare nell’estate 2013, destinato a fare concorrenza a Spotify.
Il nuovo servizio, come riferito dall’agenzia Bloomberg, sarà su abbonamento. Attualmente il colosso informatico guidato da Larry Page offre già la possibilità ai propri utenti di conservare la propria musica online e avere accesso ai brani da tutti i dispositivi. La nuova opzione consentirà l’accesso a milioni di canzone attraverso un abbonamento mensile.
Negli ultimi tempi sono circolate voci anche su un possibile streaming service di Apple. I rumor sono nati tre anni fa, quando l’azienda fondata da Steve Jobs ha acquistato il servizio di storage musicale su cloud chiamato LaLa. Invece poi la Mela ha usato LaLa come base fondante per la creazione di iTunes Match.
In ogni caso, se Google lancerà effettivamente un “nuovo” Spotify, entrerà in concorrenza non solo con Apple, ma anche con Amazon. La società di vendite al dettaglio online sta diventando un competitor sempre più temibile grazie al tablet Kindle Fire, che consente l’accesso a libri, film e musica di Amazon.
Intanto Spotify sta ottenendo sempre maggior successo. Come ha annunciato il co-fondatore Daniel Ek alla fine del 2012, la company ha attualmente 24 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, un quinto dei quali paganti. Ek ha aggiunto che Spotify ha versato oltre 500 milioni di dollari agli artisti in diritti d’autore e che, sul suo sito, ci sono oltre un miliardo di playlists. Da febbraio Spotify è arrivato anche in Italia e in una settimana gli utenti italiani hanno ascoltato 11 milioni di brani.
Proprio oggi la Ford ha annunciato un accordo con la società per integrare nelle sue autovetture canzoni e album online. In base all’intesa, i proprietari del nuovo modelli Ford EcoSport Suv avranno accesso a 20 milioni di “tracce” musicali e potranno usare uno speciale sistema vocale per selezionare i brani senza ricorrere ad alcun comando manuale. Inizialmente disponibile negli Usa, l’innovazione dovrebbe arrivare anche in Europa entro l’anno.