RAPPORTO CLUSIT 2013

Clusit: 4 internauti su 10 vittima di cyberattacchi

Aumento record di violazioni informatiche in Italia registrato nel 2012. Crescono del 900% le minacce nei confronti dei social network

Pubblicato il 28 Feb 2013

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Attacchi informatici sempre più sofisticati e con un aumento record in Italia del 254% nel 2012. Lo rileva il Rapporto Clusit 2013, che lancia l’allarme sicurezza nel nostro paese, dove tutti sono minacciati, dai singoli cittadini alle imprese grandi o piccole, fino agli stati nazionali. Dall’analisi degli attacchi noti del 2012 emerge che per il 54% si tratti di cybercrime, per il 31% di hacktivism, per il 9% di attacchi realizzati da ignoti, per il 4% di attacchi legati ad attività di cyber warfare e per il 2% di cyber espionage.

In Italia, nel 2012, il 40% degli utenti adulti di Internet sono stati raggiunti da qualche forma di minaccia informatica, circa la metà delle quali veicolate tramite social network. Il fenomeno però non ha coinciso con una presa di coscienza da parte degli utenti, né con l’adozione di particolari forme di protezione da parte delle piattaforme social che sono state vittime di importanti attacchi, con furto di credenziali di milioni di utenti. A dicembre 2012, in Italia c’erano 38,4 milioni di utenti nella fascia 11-74 anni con accesso continuo ad Internet, e quasi 20 milioni in grado di connettersi con uno smartphone o tablet.

Degli attacchi rilevati nel 2012 in Italia, il 67% risultano essere di matrice hacktivistica mentre un 33% è dovuto a motivazioni riconducibili al cybercrime (nel 2011 queste percentuali si attestavano rispettivamente all’84 e 14%). Aumentano, quindi gli attacchi motivati da cybercrime e calano quelli riconducibili a natura hacktivistica. Il campione analizzato mostra una preferenza degli attaccanti per il settore governativo, seguito da associazioni politiche e industria.

Secondo un’indagine pubblicata a settembre 2012, gli ultimi dati indicano che l’anno scorso dalle tasche dei cittadini italiani sono spariti 2,45 miliardi di euro, con 8,9 milioni di individui che nell’anno sono rimasti vittima di crimini informatici. E’ importante rilevare che questo numero corrisponde a circa un terzo degli utenti Internet attivi in Italia nel 2012.

Nella classifica delle vittime, diminuiscono leggermente gli attacchi verso enti governativi, ma aumentano quelli contro l’industria dello spettacolo, i servizi web e le istituzioni scolastiche. Nonostante il settore governativo mantenga il primato di essere bersaglio più frequentemente colpito, è il settore online service e Cloud (che include i Social Network) a mostrare i tassi di crescita maggiori degli attacchi: +900%.

Molti utenti utilizzano allo stesso tempo Pc fissi o portatili e device mobili, aumentando la propria ‘superficie di attacco’. Nessuna piattaforma è immune alle minacce: se fino ad un paio di anni fa, ad essere attaccati erano soprattutto i prodotti Microsoft, oggi ad essere a rischio sono anche le piattaforme meno diffuse, ma in forte ascesa, quali Mac Os X, iOs, Android e Blackberry.
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