Groupon, gruppo statunitense tra i leader nel settore delle vendite online a prezzi scontati, ha chiuso il trimestre con una perdita e un outlook deludente, seppure con una crescita nei ricavi.
Nell’ultimo quarter 2012 la società ha registrato una perdita di 81,1 milioni di dollari, in aumento di 16,5 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2011. I ricavi, però, sono saliti del 30% a 638,3 milioni di dollari (nel quarto trimestre 2011 erano 492,2 milioni).
In termini di utile per azione, sono stati persi 12 centesimi, mentre gli analisti si aspettavano utili per 3 centesimi.
A livello geografico i ricavi internazionali sono scesi del 16% mentre quelli generati in Nord America sono cresciuti, passando da 179,6 a 375,4 milioni da di dollari.
I margini lordi sono scesi dall’80,4 al 55,7%. I costi dedicati alle attività di marketing sono calati del 61%.
Debole anche l’outlook per il trimestre in corso: la società si attende ricavi compresi tra 560 e 610 milioni di dollari, meno rispetto ai 645 milioni attesi dagli analisti.
Wall Street ha accolto male i nuovi dati. La pubblicazione dei conti è avvenuta a mercati chiusi, ma nelle contrattazioni after-hours la piattaforma specializzata in offerte speciali ha visto crollare il suo titolo azionario del 20%.
Il Ceo Andrew Mason ha tentato di sdrammatizzare, sottolineando come il valore complessivo delle transazioni effettuate dagli utenti di Groupon risulti in aumento costante. A fine 2012 hanno superato quota 1,5 miliardi di dollari, in crescita del 23,5% dalla fine del 2011. “È un chiaro segnale – ha detto Mason – dell’amore degli utenti verso Groupon. Continueremo ad investire per la crescita nel 2013, cogliendo tutte quelle opportunità per offrire ai nostri clienti quello che vogliono”.
Ma, nonostante il suo ottimismo, secondo molti analisti i risultati non positivi della trimestrale potrebbero contribuire alla sua uscita di scena, della quale si vocifera da tempo. A novembre scorso fonti anonime dell’agenzia Bloomberg sottolineavano l’aumento dell’insoddisfazione tra gli investitori per il modo in cui l’amministratore delegato stava gestendo la ristrutturazione del gruppo. In particolare avrebbe mostrato scarsa leadership nel contrastare il rallentamento della crescita e il crollo dei prezzi.
Groupon è una delle start-up “consumer-focused” attive su Internet che ha fatto il suo debutto in Borsa nel 2011, per poi perdere quote consistenti del suo valore di mercato con crescente insoddisfazione degli investitori. Nell’ultimo anno ha dovuto fronteggiare problemi con i rivenditori europei mentre le vendite registravano un costante calo.