Si chiama “Cio Vision” e rappresenta una nuova iniziativa editoriale del Corriere delle Comunicazioni. Si tratta di un volume di 82 pagine in cui vengono raccolte e riproposte ai lettori 24 interviste ad altrettanti responsabili informatici di aziende italiane non dell’Ict, ma di realtà che si affidano proprio ad un uso intelligente e diffuso delle tecnologie Ict quale importante punto di forza per rendere più efficiente ed efficace l’organizzazione dei processi aziendali ed incrementare le loro valenze competitive.
Abbiamo infatti scelto di uscire dall’Ict come settore per chiedere come vanno le cose là dove le tecnologie non sono il core business, ma concorrono appunto al successo delle nostre aziende che portano in molti casi il marchio italiano nel mondo.
Queste interviste sono apparse nel Corriere delle Comunicazioni nel corso di una inchiesta durata più di un anno. Abbiamo ritenuto interessante raccoglierle oggi in un unico contenitore da mettere a disposizione dei lettori del nostro periodico quindicinale, ma anche, in formato elettronico, dei visitatori del nostro sito.
Quelle interviste, nonostante alcune sia già lontane nel tempo, mantengono una caratteristica di freschezza e di attualità che mostrano come i Cio delle aziende italiane riescano ad avere nel loro lavoro una progettualità ed una visione proiettata al futuro, al di là dei problemi quotidiani che devono affrontare.
Da semplici “macchinisti” che hanno fatto funzionare grandi navi nell’oceano del business curando in passato quasi esclusivamente la manutenzione dei motori e gli strumenti in dotazione a ciascuno, oggi sono saliti sulla plancia di comando e concorrono alla definizione delle rotte possibili.
Come fare? Come migliorare l’impatto dell’IT in imprese che impiegano migliaia di dipendenti? Ce lo raccontano le interviste che abbiamo selezionato e che riteniamo possano dire qualcosa di nuovo alle imprese del nostro Paese. L’orizzonte è il Web, il Cloud, la dematerializzazione dei processi, Erp moderni e flessibili, una business intelligence efficace, ma la radice affonda nelle infrastrutture, nell’accessibilità e nella sicurezza dei dati oltre che nei dispositivi capaci di garantire un modo di lavorare sempre più flessibile. Chi ha trovato come unire questi due poli ce l’ha fatta. Sta superando la crisi, sta ripartendo.
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