Storico matrimonio tra colossi orientali dell’elettronica: la coreana Samsung ha acquistato una quota del 3% di Sharp, la rivale giapponese nei monitor Lcd e nei televisori, con un investimento pari a 10,4 miliardi di yen (circa 85 milioni di euro) che dovrebbe essere seguito, secondo l’agenzia di stampa Nikkei, da un aumento di capitale da parte di Sharp a favore di Samsung e dalla fornitura di schermi Lcd dalla giapponese alla sudcoreana, leader mondiale anche negli smartphone. “Entro la fine del mese”, conferma il Wall Street Journal, “la compagnia giapponese dovrebbe emettere nuove azioni da vendere a quella sudcoreana. Samsung diventerà un cliente chiave per gli schermi a cristalli liquidi prodotti da Sharp”.
L’intesa consentirà a Samsung di disporre di una fornitura stabile di schermi Lcd e di concentrarsi sullo sviluppo della nuova tecnologia Oled, ma indica anche una precisa scelta strategica da parte di Sharp che il mercato ha colto e apprezzato: le azioni del produttore giapponese hanno chiuso l’ultima seduta alla Borsa di Tokyo in rialzo del 13-14%. Sharp vuole dimostrare alle banche di avere ancora prospettive solide e al tempo stesso cerca di ridurre la dipendenza da Apple, attualmente il suo principale cliente (Sharp fornisce alla Mela gli schermi per iPhone e iPad).
Sharp sta valutando attentamente le sue opzioni per risollevare un business in difficoltà: i primi nove mesi del 2012 si sono chiusi con perdite di 425 miliardi di yen e a fine anno scorso l’azienda ha già venduto una partecipazione nel suo capitale al gigante statunitense dei semiconduttori Qualcomm. Tutti i produttori asiatici dell’elettronica colpiti dalla crisi e dai mutamenti del mercato stanno cercando inedite alleanze, come accaduto fra Sony e Panasonic per lo sviluppo della tecnologia degli schermi tv Oled. Ma chiaramente i rapporti di forza nell’industria dell’elettronica stanno cambiando: il settore, un tempo saldamente dominato dalle aziende giapponesi, è oggi sempre più in mano alla casa sudcoreana.