MOBILE PHONE

Chavez, con lui muore il “sogno” del cellulare Vergatario

Assemblato dall’azienda statale Vtelca in partnership con Zte, il dispositivo lanciato nel 2009 dal presidente venezuelano doveva trionfare in America Latina. Invece fu un insuccesso

Pubblicato il 07 Mar 2013

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Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, è morto lasciando nello sconforto milioni di seguaci, ma c’è una cosa che pochi rimpiangeranno: la sua gestione della telefonia cellulare home-made.

L’avventura del carismatico leader latino-americano nel mondo dei mobile phone è cominciata nel 2009, quando in una conferenza stampa annunciò il lancio di Vergatario, primo telefonino assemblato in Venezuela. La sua produzione era stata affidata a un’azienda statale, Vtelca (Venezolana de Telecomunicaciones), in partnership con il colosso cinese Zte.

Il dispositivo, dotato di macchina fotografica, radio Fm e player per musica digitale, si faceva notare soprattutto per il prezzo: soltanto 30 Bolivar, che all’epoca equivalevano a circa 15 dollari. Naturalmente questo era dovuto ai forti sussidi governativi per la produzione del dispositivo. Scopo del Venezuela era offrire prodotti low-cost per incrementare la richiesta di telefonini nel Paese e in altri Stati del Sudamerica. Probabilmente Vergatario resta a tutt’oggi il telefonino meno costoso del mondo.

Ma il lancio fu controverso fin dall’inizio. Alcuni criticarono la scelta del nome, che in slang spagnolo indica una parte dell’anatomia maschile. Non aiutò il fatto che, durante la sua presentazione, Chavez non facesse che ridacchiare ogni volta che pronunciava quella parola. In seguito lo stesso presidente ribatté alle accuse citando la Reale Accademia Espanola (analoga alla nostra Accademia della Crusca) per la quale “vergatario” significa “qualità”, e tacciando di “ignoranza” i giornalisti che avevano innescato il dibattito.

Al di là della querelle sul nome, Vergatario non andò molto lontano. Nel giorno del suo lancio ne furono acquistati 5.000 pezzi, ma entro l’anno Vtelca non era ancora riuscita a riparare gli elementi difettosi dell’hardware. A fine 2009 l’azienda era riuscita ad assemblare solo un quarto del suo target annuale di dispositivi. Nei due anni successivi la produzione è aumentata, ma non abbastanza da sfidare competitor molto più forti come l’iPhone di Apple. Il sogno di Chavez era “dare a tutti l’opportunità di avere in mano un Vergatario”. Un sogno che è morto con lui.

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