Un Conclave al passo con i tempi e con la tecnologia e, dunque, capace di interdire ogni possibile violazione del segreto che accompagnerà l’elezione del nuovo Pontefice. Nella Cappella Sistina, che domani aprirà i battenti ai cardinali elettori, si utilizzerà il sistema Jammer che disturba, anzi inibisce e scherma le comunicazioni telefoniche o d’altro genere informatico. Qualcosa del genere che viene già impiegato nei teatri operativi militari o quando ci sono summit con capi di Stato e obiettivi sensibili.
“Si tratta di apparati disturbatori che emettono onde elettromagnetiche alle stesse frequenze dei dispositivi trasmittenti – spiega Maurizio Aiello, ricercatore dell’Ieiit-Cnr – Il ‘rumore’ impedisce tutte le comunicazioni radio da e verso un certo punto. Secondo la legislazione italiana l’utilizzo dei jammer è fuorilegge ma il Vaticano è extra-territoriale ed è comunque plausibile che siano stati applicati entrambi i metodi al fine di ottenere un black-out totale: una schermatura passiva e dispositivi attivi in grado di disturbare eventuali trasmissioni residue. Per intercettare o inibire le comunicazioni cellulari sono comunque disponibili dispositivi più raffinati, ad esempio gli ‘Imsi-catcher'”. In uno scenario da spy story ma tecnologicamente fattibile, i cardinali potrebbero avere addosso microspie per registrazioni, attivare dispositivi di trasmissione come cellulari umts, per esempio durante i tragitti dalla residenza alla Sistina. “Meno fantasiosamente è senz’altro stata effettuata una bonifica preliminare dell’ambiente”, sottolinea l’esperto del Cnr.
“Ricordiamo che esistono i rilevatori di giunzioni non lineari, che sfruttano il principio della risposta a segnali predefiniti: una giunzione semiconduttrice componente del transistor risponde con una serie di armoniche a un segnale e il dispositivo individua la risposta rilevando dispositivi elettronici di qualsiasi natura, accesi o spenti, funzionanti o rotti”, conclude Aiello.
L’intero perimetro, o recinto, che va dalla Domus Sanctae Marthae, dove i cardinali elettori alloggeranno da domani mattina, e fino alla Cappella Sistina, dove si svolgerà il Conclave, è tutto sotto stretta copertura e sorveglianza ad opera di tecnici specializzati della gendarmeria vaticana. Non ci saranno più contatti con il mondo esterno, internet e telefoni cellulari muti, neanche a parlarne di connessione wireless. I cardinali si sposteranno – a piedi o su pullmini – dalla Domus seguendo percorsi protetti e sorvegliati, e cosi’ sara’ al ritorno dalla Sistina a fine mattinata e a inizio serata, dopo i turni di votazione.
Controlli e bonifiche sono in atto da giorni, le comunicazioni sono schermate, ricorrendo appunto al sistema Jammer che manda onde di disturbo elettromagnetico. Vigilanza continua ma nessuna perquisizione per i cardinali. non saranno sottoposti a perquisizioni. Nel tragitto tra la Casa Santa Marta e la Cappella Sistina tutti gli accessi sono stati sigillati.