I vincitori
1. Damiano Melotti, “Reversing and Fuzzing the Google Titan M Chip” – tesi magistrale, Università di Trento
2. Lorenzo Invidia, “Rope: A New Flavor of Distributed Malware Execution” – tesi magistrale, Università La Sapienza, Roma
3. Antonella Gioia Rodio, “Poking Hypervisors: A Tale of Evasions and Remediations for Transparent Monitoring” – tesi magistrale, Università La Sapienza, Roma
4. Matteo Rizzi, “TLS Analyzers for Android Apps: State-of-the-art Analysis and Integration in TLSAssistant” – tesi Triennale, Università di Trento
5. Alessandro Sanna, “Dynamic analysis and instrumentation of interaction-based Microsoft Office malware” – tesi magistrale, Università di Cagliari
I lavori sono stati verificati e giudicati nel corso di quest’anno da una Commissione costituita da membri del Comitato Tecnico Scientifico, Soci Clusit ed altri esperti del settore. I cinque vincitori si sono aggiudicati premi in denaro, offerti da Clusit e dalle aziende che hanno supportato la realizzazione dell’iniziativa – Oracle Academy e BlackSwan – e la partecipazione a un corso per “lead auditor” di BSI Group Italia.
Il Premio Tesi
Istituito con l’obiettivo della ricerca e dell’aggiornamento continuo delle risorse in tema di cybersecurity, il Premio vuole incentivare ogni anno gli studenti a confrontarsi con i temi della Sicurezza Informatica in maniera dinamica e sulla base dell’evoluzione delle minacce. Il Premio intende in questo modo anche essere occasione di scambio tra mondo produttivo e mondo scientifico, tra studenti e mondo del lavoro, promuovendo la collaborazione tra università e aziende per la formazione e la crescita professionale.
“Prosegue l’impegno di Clusit nel diffondere la cultura della sicurezza informatica, a partire dalla formazione scolastica e dai giovani che si stanno affacciando alla vita professionale. Quest’anno più che mai abbiamo potuto toccare con mano le loro capacità di dare un eccellente contributo alla ricerca e all’innovazione nel settore ed è un onore dare risalto a queste eccellenze”, commenta Fabio Guasconi, coordinatore del Premio Clusit.