Si conferma la tendenza già in corso negli ultimi anni sul mercato di telefonia mobile: prezzi mini e tanti Giga. Anche nell’ultimo anno, sia gli operatori tradizionali, i cosiddetti Mno, sia quelli virtuali, gli Mnvo, hanno scelto di non modificare i prezzi delle offerte, puntando tutto sul traffico dati compreso nei pacchetti, in forte crescita. Questo trend è un segnale del fatto che, probabilmente, per le compagnie ridurre il canone oltre una certa soglia risulterebbe insostenibile.
A fotografare l’andamento del mercato è l’Osservatorio Segugio.it, in collaborazione con SOStariffe.it. Lo studio ha analizzato l’evoluzione dei prezzi praticati dagli operatori di telefonia mobile con un confronto tra le offerte disponibili a settembre 2021 e quelle di settembre 2022. Le compagnie, in primis gli operatori tradizionali (+59%), puntano tutto sulla dotazione Internet dei pacchetti. Chi è alla ricerca di una nuova offerta può trovare prezzi più allettanti rivolgendosi alle promozioni per navigare in 4G, che costano il 47% in meno del 5G, includendo solo il 35% in meno di dati mensili. In media, le promozioni con canone più basso di 10 euro, si aggirano sui 7,60 euro al mese circa e offrono una ricca dotazione internet, pari a circa 98 GB. Mentre nel 2021 la media dei consumatori aveva accesso a 64 GB spendendo 7,4 euro al mese.
Operatori tradizionali: aumento significativo dei GB
L’analisi si basa sui prezzi medi dei pacchetti pubblicati sul comparatore offerte telefonia mobile nel corso dell’ultimo anno. Osservando solo le variazioni che hanno riguardato gli operatori tradizionali, gli Mno (Tim, Vodafone, Windtre e Iliad), i minuti inclusi nei pacchetti sono esattamente gli stessi, circa 2803. Crescono gli sms compresi (+15,9%), passando in media in un anno da 1910 a 2213. A fronte di un prezzo un po’ più basso dei pacchetti (-2,9%) che quest’anno si aggirano sui 14 euro al mese anziché 14,50 mensili dello scorso anno, i nuovi clienti possono contare su una valanga (+59%) di GB in più, che da 83 al mese passano in media a 132 GB mensili.
A pesare sulla scelta degli operatori Mno di non aumentare i prezzi, proponendo contestualmente più Giga mensili, c’è la concorrenza degli operatori virtuali Mvno.
Operatori virtuali: crescono i minuti inclusi e i GB
Valutando solo il segmento degli operatori virtuali, gli Mvno, quelli che cioè non dispongono di una rete di proprietà ma si appoggiano alla rete degli operatori tradizionali, notiamo come nel corso dell’ultimo anno i pacchetti propongono più minuti inclusi (+5,7%). Questi ultimi sono passati da una media di 2672 a 2824 al mese. Si riducono invece gli sms (-6,8%) passando da 1775 a 1655 ogni mese. Anche in questo caso il prezzo mensile subisce una lievissima flessione (- 0,1%): circa un centesimo in meno dagli 8,13 dello scorso anno agli 8,12 euro al mese richiesti, in media, di quest’anno. Le compagnie virtuali assicurano ai propri clienti una ‘dote’ importante di GB inclusi (+42,6%), che da 68 salgono a 97 ogni mese. Nonostante un prezzo stabile delle offerte, quindi, gli Mvno propongono quasi 30 GB in più al mese rispetto allo scorso anno.
A meno di 10 euro al mese, minuti e GB in più
Esaminando dunque la media delle tariffe sul mercato al momento, considerando nel complesso sia gli operatori tradizionali che virtuali, dall’indagine emerge che quest’anno i consumatori possono fare affidamento su una manciata di minuti in più (+3,5%) che da 2720 passano a 2814. Gli sms inclusi sono praticamente gli stessi (+0,1%), circa 1825. La novità di maggior rilievo è che con un prezzo lievemente più basso (-5%) che si aggira sempre attorno ai 10 euro (dai 10,43 del 2021 ai 9,91 di quest’anno), si può contare su moltissimi GB in più (+49,3%) che passano da 73 a 109 GB ogni mese.