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5G, taglio del nastro in India: giro di boa mondiale

Il primo ministro Narendra Modi: “Un passo verso la nuova era”. In pole position Reliance Jio, che ha sborsato 11 miliardi di dollari nella gara per le frequenze, nell’ambito di un investimento complessivo da 25 miliardi. Il debutto del Paese asiatico rappresenta il colpo di acceleratore verso l’adozione globale della quinta generazione mobile

Pubblicato il 03 Ott 2022

5g

Il 5g sbarca ufficialmente in India: il primo ministro indiano Narendra Modi ha lanciato nel corso dell’India Mobile Congress 2022 a Nuova Delhi, i servizi 5g nel gigante asiatico, definendoli un “passo verso la nuova era”.

Nell’occasione, Modi ha effettuato la prima videochiamata 5G agli studenti delle scuole, per dimostrare l’uso del servizio nell’istruzione, ha interagito con l’ologramma di uno studente e con i lavoratori di un tunnel. “Il 5g è l’inizio di uno spazio infinito di opportunità soprattutto per i giovani del Paese, e questo evento sarà inciso nella storia”, ha detto.

In cima c’è l’offerta di Reliance Jio 

Secondo il governo di Nuova Delhi, il lancio del 5g avverrà in città selezionate e coprirà l’intero paese nell’arco di due anni. Ad occuparsi dell’attuazione del piano del governo saranno le società It del paese, quei vettori che appena due mesi fa hanno accettato di sborsare 19 miliardi di dollari per accaparrarsi le frequenze all’asta governativa. In cima alla lista c’è stata l’offerta di 11 miliardi di Reliance Jio, il conglomerato di Mukesh Ambani, che si è offerto di investire complessivamente 25 miliardi di dollari. Bharti Airtel Ltd del miliardario Sunil Mittal e Vodafone Idea Ltd. non hanno ancora reso noti i loro piani di spesa.

All’India Mobile Congress 2022, lo stesso Ambani ha detto che la rete 5g di Reliance coprirà l’intero paese entro dicembre del prossimo anno: la compagnia prevede di partire da quattro aree metropolitane già a ottobre, e pensa di raggiungere la maggior parte delle città e dei paesi in 18 mesi. “L’India potrebbe avere iniziato tardi, ma finiremo prima con il lancio di servizi 5g di qualità superiore e più convenienti”, ha detto sempre Ambani. “La tecnologia può portare un’istruzione e uno sviluppo delle competenze a prezzi accessibili e di qualità superiore agli indiani comuni, e fornire assistenza sanitaria di alta qualità alle aree rurali e remote”, ha aggiunto.

Bharti Airtel ha lanciato i servizi 5g in otto città

Sunil Mittal ha affermato che Bharti Airtel prevede di farlo entro il 2024. La società ha già lanciato i suoi servizi 5g in otto città e ha fissato per marzo 2024 i termini per la copertura di 5mila città. A oggi l’India conta 600 milioni di utenti di smartphone. Secondo il governo indiano, l’impatto economico cumulativo del 5g sul paese dovrebbe toccare i 450 miliardi di dollari entro il 2035. L’agenzia di ricerca Omdia prevede che con 369 milioni di abbonamenti 5g (oltre la metà degli abbonamenti 5g globali totali attualmente) l’India sarà entro il 2026 dietro la Cina e gli Stati Uniti nelle classifiche mondiali di diffusione delle reti di nuova generazione.

L’India punta punta sui chip e ad attrarre le big tech

Il lancio del 5G è in linea con il piano di modernizzazione lanciato dal governo di Narendra Modi. L’obiettivo è rendere l’India un paese sempre più attrattivo per le big tech straniere. A dicembre 2021 il governo ha messo sul tavolo incentivi per 10 miliardi di dollari per indurre i produttori a creare nuovi impianti di fabbricazione di semiconduttori e incoraggiare gli investimenti. L’India (che ospita il 20% dei progettisti di chip del mondo, quasi tutti impiegati nei back office di aziende straniere) vuole fare un passo avanti nella catena del valore manifatturiero e iniziare a produrre semiconduttori.

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