Si fonderà su una possibile “alleanza strategica” a lungo termine con Samsung Electronics il nuovo piano di SoftBank per la sua controllata dei chip Arm: nel corso del suo viaggio a Seoul, il fondatore e ceo di SoftBank, Masayoshi Son, ha infatti ventilato l’ipotesi di una cooperazione fra le due realtà, senza avanzare alcuna proposta di investimento nella società britannica da parte del colosso sudcoreano.
Per Son si tratta dell’ennesima mossa per monetizzare Arm, dopo il fallito tentativo di vendere l’azienda dei chip alla rivale Nvidia per veti antitrust e il rinvio della quotazione in Borsa di Arm per l’attuale volatilità estrema dei mercati. Son ha urgenza di portare denaro in cassa: SoftBank ha registrato nel secondo trimestre perdite record a causa delle prestazioni negative di molte delle imprese finanziate dal suo Investment Fund.
Data la crucialità strategica dei chip, molti player dell’industria vorrebbero la formazione di un consorzio che investa in Arm, la cui tecnologia alimenta l’iPhone di Apple e quasi tutti gli altri smartphone, e ne assicuri la neutralità.
Nessuna proposta di investimento
SoftBank ha acquisito Arm nel 2016 per 32 miliardi di dollari. Un successivo accordo proposto per venderlo a Nvidia ha suscitato l’opposizione del settore ed è naufragato su ostacoli normativi, spingendo SoftBank a delineare i piani per una quotazione negli Stati Uniti dell’azienda con sede a Cambridge.