IL CAMBIO DI PASSO

Tv digitale, il 21 dicembre parte definitivamente l’era Mpeg4

Confindustria Radio Televisioni annuncia la completa dismissione della codifica Mpeg2 il prossimo 20 dicembre. L’appello alle istituzioni: “I cittadini vanno informati attraverso campagne di sensibilizzazione anche in merito alla disponibilità dei decoder”

Pubblicato il 07 Ott 2022

televisione

I broadcaster associati in Confindustria radio televisioni hanno stabilito di avviare le operazioni per la completa dismissione della codifica Mpeg-2 il prossimo 20 dicembre: dal giorno successivo, sulla tv digitale terrestre le trasmissioni saranno solo in Mpeg4.
Come è noto, il percorso alla nuova tv digitale, che ha visto il rilascio della banda 700 MHz al 30 giugno 2022, non si è ancora completato per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica dei ricevitori idonei nelle case dei cittadini utenti.

La fissazione di una data comune consente di programmare una adeguata campagna di comunicazione, anche istituzionale, indirizzata in particolare verso le fasce di popolazione più deboli che ancora non hanno provveduto alla sostituzione dei ricevitori obsoleti più vecchi. Un’attenzione particolare è rivolta agli anziani a cui è stata destinata l’operazione “decoder a casa”. Questa agevolazione deve essere adeguatamente comunicata a livello istituzionale e valorizzata per l’importante valore sociale che rappresenta.

“Ciascuno faccia la sua parte”

I broadcaster dal canto loro avvieranno anche una propria campagna di comunicazione per informare la popolazione della data di completa dismissione dell’Mpeg-2, nel cui ambito verranno anche avviati i cosiddetti “sottopancia” informativi sui programmi trasmessi ancora con questa tecnologia.
 
“È tuttavia importante che le istituzioni competenti convengano sia sulla data di completa dismissione della codifica Mpeg-2, sia sul piano di comunicazione ai cittadini e alle altre imprese di sistema coinvolte nel processo (come i produttori di apparati e rivenditori) – fa presente il gruppo di Confindustria -. Ciascuno, insomma, imprese e istituzioni, deve fare la sua parte, sempre con l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro”.  

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