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Cultura, via al bando da 115 milioni per la transizione digitale delle imprese

La sottosegretaria Borgonzoni: “Supportiamo lo sviluppo di un settore strategico per l’economia del Paese”. Domande dal 3 novembre

Pubblicato il 20 Ott 2022

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115 milioni di euro per supportare la transizione digitale  delle imprese culturali. La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha bandito l’avviso pubblico, finanziato tramite i fondi Pnrr per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale.

“Supportiamo ed alimentiamo la crescita e lo sviluppo di un settore strategico per l’economia e la cultura del nostro Paese”, commenta la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni.

L’Avviso pubblico sarà online sul sito del Ministero della Cultura, sul sito della Direzione generale Creatività contemporanea del MiC e sul sito di Invitalia. La finestra per l’invio delle proposte aprirà il 3 novembre. Per inoltrarle ci sarà tempo fino al 1° febbraio 2023.

Nell’ambito del Pnrr, l’avviso pubblico rientra nella Missione 1 “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0 (M1C3)”, Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, per cui sono stati stanziati complessivamente 155 milioni di euro.

“Interventi necessari”

Si tratta – ha spiegato il sottosegretario – di “interventi necessari, tanto più in un momento così delicato, e infatti abbiamo lavorato alacremente per giocare d’anticipo sul cronoprogramma e mettere a terra quanto prima le misure. Poter dare oggi questa notizia è una grande soddisfazione, anche alla luce del forte impegno profuso dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, che ringrazio”.

L’obiettivo del bando

L’avviso pubblico ha come obiettivo quello di favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane e renderle competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale; di favorire la creazione di reti tra diverse organizzazioni creative, improntate alla sperimentazione digitale consapevole; di creare e implementare, in termini di fruizione digitale e tecnologica, strumenti innovativi, efficaci, esportabili e competitivi sia del patrimonio culturale sia di espressioni e di prodotti della creatività contemporanea; di incentivare il rinnovamento digitale dei presidi culturali e utilizzare le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea; di favorire l’integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali; di incentivare la stabile collocazione di figure professionali in ambito culturale formate in termini di competenze tecnologiche e informatiche, da impiegare in modo continuativo all’interno dei presidi culturali. Gli ambiti di attività sono i seguenti: musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); moda; architettura e design; arti visive (inclusa fotografia); spettacolo dal vivo e festival; patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); artigianato artistico; editoria, libri e letteratura; area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Gli interventi

Gli interventi sono finalizzati: alla creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online, capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative; alla circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non); alla realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso?modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione), volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale; alla digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione transfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea; all’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e allo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

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