BANDA ULTRALARGA MOBILE

5G, i ricavi da servizi una manna per le telco: +60% in un anno

Le revenue 2023 stimate a 315 miliardi di dollari dai 195 miliardi del 2022. E secondo Juniper Research nel 2027 l’80% delle entrate sarà attribuibile al business della quinta generazione mobile

Pubblicato il 24 Ott 2022

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I servizi 5G mettono lo sprint alle entrate delle telco: il nuovo studio di Juniper Research stima che i ricavi dai servizi 5G fatturati agli operatori di rete raggiungeranno un valore di 315 miliardi di dollari nel 2023, contro i 195 miliardi fatturati nel 2022 e pari a un incremento del 60% in un solo anno. Nel 2023 i servizi 5G rappresenteranno il 35% dei ricavi complessivi delle aziende telecom mondiali per poi arrivare, nel 2027, a generare l’80% delle loro entrate.

5G e telco resilienti alla crisi

Secondo Juniper l’incremento del revenue sarà trainato innanzitutto dal fatto che sempre più consumatori passano all’abbonamento alle reti e ai servizi 5G. A sua volta ciò si lega alle strategie degli operatori che hanno scelto di ridurre il sovrapprezzo degli abbonamenti 5G rispetto a quelli al 4G per i loro clienti.

La società di ricerche prevede anche che l’anno prossimo verranno attivati più di 600 milioni di nuovi abbonamenti 5G nonostante gli impatti della prevista recessione.  Il report sottolinea la resilienza dell’industria delle telecomunicazioni alla pandemia prima e alla crisi economica ora, affermando che la crescita delle reti di quinta generazione continuerà ugualmente, perché la connettività internet mobile ha assunto “un’importanza vitale”.

Più connessioni consumer

Nonostante lo sviluppo della Internet of things i ricavi dalle connessioni consumer continueranno a rappresentare lo zoccolo duro della crescita delle revenue 5G degli operatori.

“Più del 95% delle connessioni globali 5G nel 2027 sarà legato ai device personali come smartphone, tablet e router per la banda larga mobile“, afferma la co-autrice della ricerca, Olivia Williams.

Opportunità dalle reti private

Il report prevede anche che la capacità delle reti 5G standalone di offrire la tecnologia del network slicing spingerà la crescita dei ricavi dalle reti private di quinta generazione. Lo standalone 5G usa infatti le reti core che supportano lo slicing della rete, che prende una “fetta” dell’infrastruttura pubblica e la fornisce agli utenti di rete privati, mitigando i costi dell’hardware.

Per dare supporto alle telco nel cogliere le opportunità delle reti private 5G all’inizio di ottobre è nato, in seno alla Gsa (Global mobile suppliers association), il Private mobile networks special interest group (Sig) che chiama a raccolta le aziende delle telecomunicazioni impegnate sul fronte delle reti mobili private. Membri fondatori sono Nokia, Ericsson e Huawei; al gruppo si sono già aggiunte le aziende Mavenir, Keysight e Private5GandLTE e nuove adesioni sono in arrivo. Il Sig vuole favorire la collaborazione industriale nelle reti mobili private, tracciare i progressi e incentivare l’adozione in tutto il mondo.

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