IL CASO

WhatsApp down in tutto il mondo. Disservizi per ore

Migliaia di segnalazioni sul sito specializzato Downdetector per il malfunzionamento dell’app di messaggistica. In tarda mattinata il ripristino. Meta: “Problema risolto, ci scusiamo per eventuali disagi”. Intanto il Codacons chiede indennizi per gli utenti

Pubblicato il 25 Ott 2022

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Down di Whatsapp in tutto il mondo. L’app di messaggistica non ha funzionato per ore e ha ricominciato ad essere operativa nella tarda mattinata di oggi.

“Sappiamo che oggi le persone hanno avuto problemi a inviare messaggi su WhatsApp. Abbiamo risolto il problema, ci scusiamo per gli eventuali disagi”, ha fatto sapere un portavoce di Meta.

Meta, vittima di una gigantesca interruzione senza precedenti lo scorso anno, non ha però ancora fornito dettagli in merito all’interruzione del suo servizio di messaggistica.

I disservizi

Da stamane, poco prima delle 9.00, si sono moltiplicati i disservizi, messaggi che non partono e chat mute, il famigerato “orologino” a indicare che qualcosa non va. A seguire, chi è arrivato in ufficio ha trovato anche la versione desktop via web inutilizzabile. Sul sito Downdetector di Ookla, dalle 8.53 alle 9.23 le segnalazioni di problemi sono passate da 2 a 21.592. Downdetector segnala un incidente solo quando il numero di segnalazioni di problemi è significativamente superiore al volume tipico per quell’ora del giorno. Le segnalazioni sono diffuse pressoché uniformemente in tutta Italia, con una distribuzione minore al Sud e in Sardegna e nel nord est. Il 76% dei disservizi comunicati a Downdetector riguardano l’invio di messaggi. Il servizio di messaggistica non funziona nemmeno nel resto del mondo.

Su Twitter spopola l’hashtag #WhatsappDown, con post anche molto divertenti da parte degli utenti, ugualmente divisi tra chi si lamenta e chi sceglie un approccio più divertito.

La risposta di Meta

In mattinata Meta ha ammesso il problema e annunciato di essere a lavoro per una soluzione rapida. “Siamo consapevoli che alcune persone stanno attualmente avendo problemi nell’inviare messaggi e stiamo lavorando per ripristinare WhatsApp per tutti il più rapidamente possibile”. Così un portavoce di Meta che controlla WhatsApp.

Il Codacons chiede indennizzi

Il Codacons chiede indennizzi per gli “enormi disagi, specie per chi lavora in smartworking”, per il down di Whatsapp, il sistema di messagistica. “In un momento in cui milioni di italiani sono in smartworking e hanno fatto di servizi di messaggistica come Whatsapp uno strumento di lavoro, disservizi come quello odierno causano pesanti disagi e rallentano l’attività dei cittadini, impendendo di inviare messaggi anche importanti – spiega il Codacons – non è la prima volta che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di smartworking appaiono ancora più gravi”. Per questo chiediamo alla società “di riconoscere un indennizzo automatico a tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme più adeguate per tutelare i diritti dei consumatori e l’adozione di misure per evitare il ripetersi di nuovi disagi”.

Il commento di Dynatrace

“Con miliardi di utenti in tutto il mondo, i team che si occupano di app come WhatsApp sono sottoposti a enormi pressioni per garantire che i loro servizi siano impeccabili e offrano esperienze digitali senza soluzione di continuità – evidenzia Josh Clay, Solutions Engineering Director – Dynatrace UK&I  – La sfida che devono affrontare è che è estremamente difficile bilanciare la rapida innovazione richiesta dagli utenti di oggi con l’affidabilità del servizio. Queste app si basano su ambienti cloud moderni incredibilmente complessi, che abbracciano più tecnologie e creano un’esplosione di dati di osservabilità e sicurezza necessari per capire cosa succede sotto la superficie dell’app. A volte questa complessità diventa troppo difficile da gestire e i servizi digitali falliscono”.

“In futuro, le organizzazioni non si affideranno più a processi manuali per mantenere la disponibilità delle app su cui facciamo affidamento – spiega l’esperto – Stanno già vedendo che l’intelligenza artificiale e l’automazione sono l’unico modo per risolvere l’enigma della complessità e consentire loro di identificare e prevenire i segnali dei problemi quando iniziano a emergere, in modo che gli utenti non ne sentano mai l’impatto”.

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