L'APPROFONDIMENTO

Superbonus 110 e banda ultralarga: “Inefficienza nella gestione delle misure del Pnrr”

Secondo la Smart Buildings Alliance for Smart Cities tenere su due binari separati gli interventi per portare la fibra negli edifici e quelli per l’efficientamento energetico produce sprechi e cattiva gestione delle opere. La certificazione dell’infrastruttura dati per ogni edificio è la strada da seguire e serve una piattaforma per il controllo delle misure. L’analisi del presidente Di Canosa

Pubblicato il 28 Ott 2022

Domenico Di Canosa

presidente Smart Building Alliance Italia

smart building

Sin dalla campagna elettorale, lo schieramento vincitore ed attualmente al governo ha inteso rivedere ove possibile i capitoli di spesa del Pnrr. Ottimizzare con l’esperienza i fondi e le spese per la modernizzazione del Paese, mano a mano che si fa tesoro dell’esperienza, non è mai una cattiva idea, specie se serve ad un maggiore coordinamento delle attività che potrebbe portare ad una ottimizzazione della spesa ed al contempo ad una riduzione dei tempi di attuazione delle strategie attinenti. In particolare, ci preme sottolineare come Smart Buildings Alliance for Smart Cities, che alcuni degli interventi previsti dal Pnrr nelle 6 Missioni sono asservite ad una modernizzazione tecnologica del patrimonio immobiliare pubblico e privato, che deve essere affrontata con una unica visione organica e prospettica.

Congiugare “mattone” e digitale

Gli edifici, infatti, sono il mattone fondamentale di ogni città, che siano radicalmente incastonati nel prezioso passato o proiettati nel suo futuro digitale ed intelligente. Come associazione senza fini di lucro, ci adoperiamo affinché i diritti del cittadino in questa transizione vengano non solo rispettati ma amplificati dalle possibilità che le moderne tecnologie metteranno a disposizione. Coniugando mattone e tecnologia intendiamo sottolineare che l’infrastruttura principale per la digitalizzazione e l’abilitazione di molti dei servizi contemplati nel Pnrr è proprio l’edificio con i suoi occupanti, l’impiantistica e le informazioni che li caratterizzano.

Una piattaforma per misurare i consumi energetici

Abbiamo attivi numerosi canali di finanziamento, fra interventi principali e trainati, per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, che però partono da una considerazione orfana delle misure certificabili a monte ed a valle degli interventi. In questo potremmo trarre ispirazione, rispettando gli ambiti programmatici, dalla legge francese che prevede che ogni edificio sia prima censito, monitorato e la “baseline” dei consumi ufficiale propedeutica a pianificare in maniera corretta e sartoriale gli interventi, misurandone poi i risultati. Per fare questo il governo francese ha inteso obbligare e allo stesso tempo finanziare l’installazione di strumenti di misura collegati direttamente alla piattaforma Operat dell’agenzia per la Transizione Ecologica per la registrazione e, appunto, la verifica delle misure.

Banda ultralarga ed edilizia: incentivi separati

E’ significativo pensare che in Italia stiamo finanziando la posa di fibra ottica per la banda ultra larga anche nelle aree a fallimento di mercato senza promuovere alcun servizio associato, stiamo finanziando il rifacimento delle montanti elettriche vetuste che riguarda circa un 75% del patrimonio immobiliare italiano e stiamo incentivando la ristrutturazione dell’involucro edilizio degli edifici contemplando interventi trainati di efficientamento col bonus 110 senza coordinare gli interventi, ma spesso moltiplicando spese e disagi. Ci apprestiamo peraltro a finanziare fortemente la nascita di comunità energetiche (edifici diversi collegati in una rete elettrica virtuale) o gli autoconsumatori (singoli edifici) per massimizzare il consumo interno delle energie prodotte attraverso fonti rinnovabili, che a loro volta richiederanno implementazioni degli impianti.

Il piano Fitfor55

L’Italia nel piano Fitfor55 si è impegnata a ridurre del 55% le emissioni di gas serra rispetto al 1990, per metà attraverso la conversione dei mezzi che utilizzano energia fossile alimentati da rinnovabili e per una metà attraverso l’efficientamento dei mezzi stessi. Per mezzi intendiamo sia gli asset per la produzione di energia elettrica, che quelli per il riscaldamento ed il raffreddamento che i veri e propri mezzi di trasporto. Fitfor55 e Pnrr dovranno coesistere e svilupparsi senza ostacolarsi, ma promuovendosi a vicenda virtuosamente. Per questo gli interventi previsti dal Pnrr dovranno convergere verso la rimozione dei combustibili fossili dalle attività di produzione, climatizzazione e trasporto, sostituendo ove possibile l’energia chimica con quella elettrica e laddove non è possibile impiegare biocombustibili a contributo netto totale di CO2 pari a zero.

Determinante il controllo dei dati

La transizione sarà enormemente impattante sulla rete elettrica nazionale che dovrà mostrare la sua adeguatezza e la sua resilienza ad essere alimentata da fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico che non sono solo non prevedibili, ma molto spesso ad oggi neanche misurabili e spesso dislocate lontano dai centri di maggiore consumo. Se è vero che i parchi eolici oggi sono perlopiù collegati in alta tensione non costituendo un grosso problema per la rete di trasmissione, lo stesso non si può dire del fotovoltaico installato da privati sulle proprietà che invece eroga energia sulla rete di distribuzione in maniera “incontrollata”. Eppure, ogni installazione è in grado di condividere istantaneamente i propri dati di produzione e stoccaggio poiché inverters e pacchi batterie sono sempre muniti di interfacce di comunicazione.

Machine learning e intelligenza artificiale per il Demand Site Management

La maggior parte dei problemi di dispacciamento e modellizzazione dei prezzi del mercato elettrico potrebbero essere risolti se ogni utenza pubblicasse i dati di consumo e produzione istantaneamente presso un portale gestito da Terna e dal Gse che così avrebbe non solo il controllo della rete anche in distribuzione, ma anche un accesso a dati normalizzati e rispettosi della privacy dei cittadini, per potervi applicare algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale atti ad attuare il Dsm (Demand Side Management, ovvero la gestione dei carichi interrompibili) o programmare la produzione da centrali con biocombustibili per mantenere in sicurezza il margine di operatività della rete.

Certificazione dell’infrastruttura dati per ogni edificio

Sba propone il modello standard di certificazione dell’infrastruttura dati per ogni edificio denominato R2S Ready to Services, perfettamente compatibile con gli obiettivi Pnrr, abilitante al Fitfor55 e disegnata sulle normative in vigore, quindi di grande impatto nella valorizzazione del patrimonio immobiliare.

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