Il valore del titolo Tim ha superato la “soglia psicologica” dei 20 centesimi arrivando a 21 centesimi e in Borsa continuano gli acquisti sull’onda delle speculazioni relative al dossier rete unica e in particolare all’ipotesi dell’Opa da parte di Cassa depositi e prestiti per poi avviare l’integrazione degli asset con Open Fiber riportando di fatto la proprietà della rete sotto il cappello “statale”.
Il Sottosegretario Butti e il Progetto Minerva
L’impennata in Borsa si sta registrando a seguito della nomina di Alessio Butti a Sottosegretario all’Innovazione presso la Presidenza del Consiglio. È proprio a Butti che è attribuita la paternità del Progetto Minerva che prevede appunto l’Opa di Cdp, piano alternativo allo scorporo societario a cui lavora la telco guidata da Pietro Labriola.
Labriola a Palazzo Chigi: sul tavolo il dossier rete unica
A proposito di Labriola fonti stampa riferiscono di un incontro del manager a Palazzo Chigi con alcuni funzionari tra i quali, il capo di gabinetto, Gaetano Caputi, per fare il punto sullo stato di avanzamento del dossier rete unica anche in considerazione della proroga della deadline – al 30 novembre- del memorandum siglato a maggio scorso con Cdp per andare avanti sul progetto di integrazione degli asset con Open Fiber. La proroga ha fatto però cadere la clausola della trattativa in esclusiva.
Spunta l’ipotesi dell’Opa “collettiva” con Vivendi e i fondi
Riguardo all’ipotesi di Opa le carte in tavola sarebbero però cambiate: l’operazione – riferiscono fonti stampa – potrebbe vedere al fianco di Cdp l’azionista principale di Tim – Vivendi- il fondo Kkr (già in casa Fibercop), il fondo Macquarie (azionista al 40% di Open Fiber) e anche Blackstone.