Samsung Electronics ha risposto alla causa intentata da Ericsson a fine novembre per violazione di alcuni brevetti tecnologici con una controdenuncia in cui accusa l’azienda svedese di violazione dei brevetti sulla trasmissione dati. E’ quanto emerge dagli atti depositati presso un tribunale distrettuale del Texas. Ericsson aveva fatto causa al gruppo sudcoreano, sostenendo che alcuni dei suoi brevetti di tecnologia mobile erano stati copiati. La causa era nata perché le due aziende non erano giunte ad un accordo sulle licenze.
A novembre Ericsson ha aperto le danze, con una causa contro Samsung Electronics per violazione dei brevetti, sostenendo che l’azienda sudcoreana sta impropriamente usando la sua tecnologia per la telefonia mobile nonostante la scadenza di un accordo tra i due gruppi.
Il gruppo svedese ha presentato la documentazione processuale presso un tribunale federale statunitense del Texas, sostenendo di aver offerto alla company asiatica l’estensione dell’accordo per l’utilizzo dei suoi brevetti in una forma contrattuale definita Frand (Fair and reasonable terms). “I negoziati sono falliti – ha reso noto Ericsson – per la semplice ragione che Samsung si è rifiutata di pagare la quota Frand versata invece dai suoi concorrenti per i brevetti Ericsson standard ed essenziali”.
Secondo il gruppo sudcoreano, invece, Ericsson avrebbe “chiesto royalties proibitive per rinnovare il medesimo portafoglio di brevetti. Non possiamo accettare richieste così estreme – è scritto in un comunicato aziendale – e prenderemo tutte le necessarie misure legali per proteggerci”.