La novità principale che arriva dall’asseblea annuale di Anso, associazione nazionale stampa online, è l’ingresso di Open nel gruppo dirigente, che si allarga così a sette consiglieri. Quattro le conferme, due le novità e un rientro nel board che porterà l’associazione fino al 2026. alla presidenza è stato confermato Marco Giovannelli, direttore di Varesenews e presidente di Varese web. Con lui sono stati confermati Vincenzo Cifarelli, fondatore di Netnews, Giacomo Di Girolamo, direttore di Tp24 e Riccardo Di Nardo, amministratore unico della società editoriale Informa. Torna nel direttivo Saverio Zeni, editore di OK!Mugello e fanno il loro primo ingresso Nathalie Grange di Aostasera, che sarà vice presidente dell’associazione, e Andrea Garantola di Gol Impresa Sociale Srl, editrice di Open.
“Gli ultimi anni – sottolinea Marco Giovannelli – hanno portati grandi cambiamenti nelle nostre vite. Questo ha avuto riflessi anche nelle nostre realtà editoriali. La dimensione digitale è entrata in tutte le case e il giornalismo ha avuto un ruolo fondamentale. Dopo la pandemia è arrivata una terribile guerra che sta dimostrando sul campo che sviluppo ha avuto la tecnologia dell’informazione. In questo scenario, Anso si è profondamente rinnovata allargando la base sociale verso nuove esperienze editoriali e sono entrati nella nostra associazione soggetti come Open, Micromedia, Money ed Engage arricchendo la già nutrita presenza di realtà locali e iperlocali. La sottoscrizione di un contratto collettivo di lavoro siglato con Fisc e con Fnsi sono stati l’altro elemento che ha caratterizzato il nostro impegno al fianco delle imprese editoriali”.
“Dopo diversi anni di presenza in Anso – aggiunge Nathalie Grange – è arrivato il momento che anche una piccola realtà editoriale proveniente dalla più piccola regione d’Italia, la Valle D’Aosta, offra un contributo di idee, progettualità e impegni a favore delle tante testate socie di Anso. L’idea che sottende il mio impegno è che la sinergia, il lavoro di squadra e la collaborazione tra i soci e i loro territori di riferimento possa generare un valore aggiunto a vantaggio del sistema editoriale e delle stesse comunità che necessitano di più informazione di qualità”.