IL REPORT FPA

Smart city: Bologna, Venezia e Firenze le città più social d’Italia

Emerge dalle rilevazione sull’utilizzo dei canali digitali in 108 Comuni capoluogo. Nella top ten anche Torino, Napoli, Pordenone, Roma, Cagliari, Genova e Milano. Facebook lo strumento più diffuso, seguito da YouTube, Instagram e Twitter

Pubblicato il 16 Nov 2022

Foto di Stefano Corso

Si confermano Bologna e Venezia le città italiane più “social”, seguite da Firenze, che scalza il terzo gradino del podio a Torino (quarta) e poi a seguire nella top ten Napoli, Pordenone, Roma, Cagliari, Genova e Milano. E’ quanto rileva l’indagine di Fpa, società del Gruppo Digital360, sull’utilizzo dei social network in 108 comuni capoluogo, che ha determinato un indice sulla base della presenza, del tasso di penetrazione, della frequenza di aggiornamento e produzione di contenuti su 7 social network

L’importanza dell’indice social cities per il rapporto ICity Rank

L’indagine fa luce su un patrimonio di informazioni unico riguardo l’evoluzione della presenza dei social media nei comuni capoluogo, grazie a una rilevazione completa e aggiornata ogni anno. L’indice delle social cities, infatti, è uno degli indicatori dell’annuale classifica di Fpa sui comuni più digitali d’Italia, cioè il Rapporto “ICity Rank”, la cui edizione 2022 sarà presentata integralmente il prossimo 29 novembre a Forum Pa Città.

Facebook si conferma social più diffuso tra i capoluoghi

E’ Facebook, secondo la ricerca, il social network più diffuso tra i capoluoghi italiani: presente in 103 comuni su 108, è capace di attirare complessivamente 3,5 milioni di follower, pari a un quinto della popolazione residente nelle città. Molto presente è anche YouTube (102 comuni), con la sua gestione che però non è altrettanto omogenea (solo 70 città hanno aggiornato il canale nell’ultimo mese). Instagram (presente in 89 comuni), Twitter (87) e Messenger (80) sono stati attivati da tre quarti delle amministrazioni, mentre Linkedin (56) e Telegram (48) da circa metà.

Dopo una fase di assestamento, social entrati nelle abitudini dei Comuni

“Nel corso del 2022 la stragrande maggioranza dei capoluoghi italiani è ormai presente in modo articolato sui social media ma, dopo la costante espansione degli ultimi anni, si evidenzia una nuova fase di assestamento, in cui l’utilizzo dei social è entrato a far parte delle abitudini dei Comuni in modo organico e differenziato“, ha commentato Gianni Dominici, Direttore Generale di Fpa. “Tramite i social, oggi le amministrazioni si impegnano a sviluppare una comunicazione forte, diretta e continuativa ai loro cittadini, di vera interazione, oltre la semplice informazione. Le caratteristiche di diffusione e le dinamiche di utilizzo però sono differenti a seconda delle diverse piattaforme e delle scelte di comunicazione dei singoli Comuni”, ha aggiunto.

Si contano 23 Comuni su 108 presenti su tutti e sette i canali social, altri 60 che ne hanno attivati almeno cinque. Ma sono evidenti le differenze geografiche: l’82% dei capoluoghi del Centro e l’81% del Nord hanno almeno cinque social, mentre la percentuale scende al 69% tra quelli del Sud e Isole. In generale, sono più “social” i Comuni di grandi dimensioni: 9 dei primi 10 in classifica sono capoluoghi metropolitani, anche se risalta la sesta posizione di Pordenone.

Facebook è lo strumento utilizzato con maggiore continuità, con 97 aggiornamenti nell’ultimo mese su 103 profili attivi. Inferiori gli aggiornamenti dei canali YouTube (70 su 102) e di Instagram (69 su 89), ma soprattutto dei profili Twitter (53 su 87). In generale, l’inserimento di contenuti ha avuto un’accelerazione tra l’inizio del 2020 e la primavera 2021 per poi assestarsi, ma si evidenzia la continua crescita dei caricamenti video sui canali Youtube, che si avvicinano a 70.000, e dei post Instagram, che sfiorano quota 100.000.

Per Facebook, tassi di penetrazione più elevati in piccole città 

I follower dei comuni capoluoghi su Facebook continuano a crescere, toccando quota 3,5 milioni, 230.000 in più rispetto al 2021. Questo social si conferma uno strumento versatile, particolarmente efficace nelle comunità di piccola dimensione, dove è diventato una vera “piazza” d’incontro per i cittadini. In termini assoluti, per numero di follower prevalgono i comuni demograficamente più consistenti (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna). Ma in termini relativi, i tassi di penetrazione più elevati si ritrovano in città di dimensione media o piccola, con in testa Crotone (69,9 follower ogni 100 abitanti), seguito da Verbania (55,8), Rimini (54,7), Caserta (53,4) e Macerata (51,7).

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