Un budget con forti risparmi sulla gestione corrente e un importante incremento di progetti innovativi. Questo è l’obiettivo del 2013 del Csi Piemonte. L’annuncio è del presidente, Davide Zappalà e del direttore generale Piemonte, Stefano De Capitani (nella foto).
Entrando costo dei servizi erogati diminuisce del 25% passando da 120 a 90 milioni di euro, grazie ad una significativa azione di efficienza attuata dal consorzio. “Contemporaneamente – dicono Zappalà e De Capitani – si lavora per incrementare del 50% gli sviluppi di nuove soluzioni, passando da 35 a 50 milioni di euro”.
In questo modo, oltre a ridurre in modo rilevante la spesa totale degli enti, già diminuita di circa 50 milioni di euro all’anno rispetto al passato, il Csi continua a tagliare i costi sul mantenimento dei servizi esistenti, liberando risorse per ridurre l’obsolescenza dei sistemi e investire su nuove realizzazioni. “Ciò rappresenta una sfida – sottolineano – perché significa poter contare su un volume sempre inferiore di attività: è una sfida che però una società pubblica deve accettare e che qualunque altro ente dovrebbe a sua volta attuare sui propri costi”.
Contestualmente la in house piemontese lavorerà per raggiungere il 10% di ricavi derivanti dai nuovi mercati che ha iniziato a servire, come ad esempio quello internazionale che vale circa 5 milioni e mezzo di euro, e rafforzando la propria offerta per quello degli enti locali.
“La crisi della finanza pubblica esiste, ma ci sono diversi modi per affrontarla – evidenziano Zappalà e De Capitani – solo tagliare senza riorganizzare e innovare processi e sistemi può comportare per la PA piemontese un prezzo da pagare nei prossimi anni in termini di efficienza e competitività, per mancanza di innovazione. Il Csi ha scelto una strategia diversa e la sta perseguendo con forza”.