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Processi aziendali: BlendIT traghetta le pmi nell’era data-driven

Il system integrator punta a spingere agilità e competitività dei propri clienti facendo leva sulla digitalizzazione a prova di errore. Il tutto a beneficio dei costi e dell’efficienza operativa

Pubblicato il 17 Nov 2022

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Nel clima generale di questo periodo storico, le aziende hanno una particolare propensione alla gestione sempre più attenta delle risorse. Per raggiungere questo obiettivo, l’ottimizzazione dei processi aziendali si rivela uno dei metodi più efficaci: non incide sulla qualità di prodotti e servizi e in molti casi semplifica l’operatività – uno scenario win-win in cui la cultura del dato è fondamentale. Come racconta l’esperienza del gruppo BlendIT, system integrator milanese nato nel 2016 dalla fusione di tre degli attori principali dell’information technology all’italiana.

Cristian Pellizzer, software solution manager di BlendIT, inizia subito con una considerazione di scenario: “Le pmi non sono ancora così propense a spendere per la cultura del dato, anche se i benefici ottenuti parlano da sé. Gestire correttamente grandi flussi di dati, infatti, permetterebbe alle aziende di essere più competitive sia in termini di velocità che di qualità delle decisioni, senza tralasciare una riorganizzazione mirata di processi e risorse”.

Il digitale come alleato dell’ottimizzazione dei processi aziendali

Grazie anche all’impegno di system integrator come BlendIT, le tecnologie digitali sono oggi universalmente riconosciute come strumento chiave per ottimizzare e semplificare i processi interni, almeno in termini generali. Numerose aziende, tuttavia, hanno difficoltà a concretizzare questo progetto. Per questo abbiamo chiesto a Cristian Pellizzer di andare più nel dettaglio con qualche caso pratico.

Il comparto produttivo è anzitutto uno dei campi in cui i vantaggi del digitale sono più evidenti: oggi è un settore che richiede l’ausilio di software come mrp (material requirement planning) che permettono di gestire direttamente distinte e ricette, anche in caso di variazioni improvvise, con un’agilità che gli strumenti analogici non hanno. Il digitale risulta fondamentale anche nel governo del fabbisogno di materiale, da cui trae beneficio la logistica di magazzino: ad esempio, digitalizzando la gestione di lotti, matricole e giacenze è possibile avere sotto controllo la situazione in modo più accurato rispetto al passato.

Grazie all’integrazione fra i diversi software aziendali e soprattutto alla permeabilità del dato, è possibile monitorare in tempo reale scorte minime e massime, prestando attenzione anche a eventuali incrementi dei centri di costo. “Oggi le aziende hanno bisogno di avere visibilità completa sul magazzino”, ricorda Pellizzer, “per esempio, vogliono sapere se ci sono degli articoli oppure no e il loro costo, senza controlli in presenza”.

Un’altra applicazione specifica riguarda la pianificazione degli imballaggi. Con i costi di trasporto sempre crescenti, infatti, la riduzione degli ingombri e del numero di viaggi necessari per trasferire la merce è diventato vitale. Per questo motivo, i software per ottimizzare gli imballaggi e la disposizione delle merci oggi sono molto richiesti. Analogamente, sempre nell’esperienza di BlendIT, le tecnologie digitali sono efficaci per l’ottimizzazione degli spostamenti per gli interventi tecnici, ideali per consentire ai manutentori di soddisfare il maggior numero di clienti con il minor numero di chilometri percorsi.

I principali servizi e strumenti digitali a vantaggio dell’ottimizzazione dei processi aziendali

Per supportare le aziende nell’ottimizzazione dei processi è necessario predisporre gli strumenti giusti. In questo caso, BlendIT continua a ricevere numerose istanze per la creazione di configuratori di prodotto, ideali per le aziende che danno la possibilità al cliente di modificare i propri articoli a costi diversi.

Dal racconto di Cristian Pellizzer emerge che il numero di imprese che lavora esclusivamente sui propri prodotti o servizi in modo standardizzato si sta riducendo sensibilmente, a favore di una personalizzazione sempre più spinta. Questo implica una revisione non solo dei processi produttivi, ma anche dell’infrastruttura it – motivo per cui è ideale affidarsi ad appositi moduli erp.

Si passa, dunque, sempre da un denominatore comune, il software. Grazie alle competenze maturate negli anni, BlendIT può fornire un prodotto personalizzato al 100% così come la realizzazione di software satellite o componenti per gli erp. Il tutto con una forte inclinazione verso il cloud, visto come strumento facilitante per la sua flessibilità e il contenimento dei costi.

Single source of trust, il fondamento della convergenza e dell’ottimizzazione

In questo contesto, è essenziale rimarcare come l’ottimizzazione dei processi aziendali passi, necessariamente, per i dati che l’azienda deve essere in grado di raccogliere e gestire. Nell’esperienza di BlendIT, la cultura del dato è un tema importante: secondo Cristian Pellizzer, difatti, “le aziende che lavorano con i dati hanno bisogno di un’unica fonte che ne garantisca la veridicità. Per questo devono essere disponibili a tutti, chiunque all’interno del suo ruolo deve poterli analizzare correttamente”.

Non solo dati accessibili, dunque, ma anche elaborati in modo mirato: ogni sorgente, intesa come processo, software, dispositivo aziendale, deve offrire informazioni in modo coerente. In genere, BlendIT suggerisce il cloud come soluzione privilegiata per raggiungere questo obiettivo, rassicurando anche quei clienti che hanno ancora delle perplessità dal punto di vista della sicurezza.

L’importanza degli analytics nell’eliminazione di ridondanze e attività non redditive

Una volta individuato come governare i dati in azienda, occorre selezionare strumenti e best practices per metterli a profitto: non basta ottimizzare solo i processi, ma anche e soprattutto l’intero processo di analisi.

La business intelligence è un buon punto di partenza, dato che consente di fruire dei dati in modo più immediato. Utilizzando quelli raccolti come punto di partenza, permette di sfruttare strumenti di analisi e reportistica avanzata, anche in tempo reale e, con i dovuti accorgimenti, anche da parte di personale senza solide competenze alle spalle.

Tuttavia, come sottolinea Pellizer, le risorse in azienda non vogliono più lavorare con elevate quantità di informazioni, spesso di difficile interpretazione: è prioritario ricorrere a indicatori più veloci. I report e le dashboard tipiche della business intelligence attuale devono lasciare il posto a strumenti decisionali ancora più agili, idealmente in grado di aggregare in una sola dashboard gli elementi più rilevanti delle informazioni necessarie. E questo non vale solo per i report, ma anche quando è necessario fare ragionamenti previsionali.

In questa prospettiva, tecniche di data mining e intelligenza artificiale sono alleati fondamentali per prendere decisioni anche sui grandi temi, come un eventuale spostamento della produzione. Ma non solo: si rivelano efficaci anche nell’analisi dei fornitori, individuando quelli più affidabili.

Oltre l’efficienza: predittività e disaster recovery

Spesso si pensa al disaster recovery come a un tema legato esclusivamente ai guasti o agli eventi distruttivi, ma può essere inteso anche come una serie di strumenti atti a gestire imprevisti e cambiamenti improvvisi, sempre in un’ottica di ottimizzazione dei processi aziendali.

Un esempio sono le imprese di pulizie, in cui è elevato il turnover degli operatori all’interno delle aziende a cui si rivolgono. Tradizionalmente, viene richiesto un effort non da poco all’amministrazione, che tenta di risolvere il problema fra telefonate e calendari asincroni, con un enorme dispendio di energie. Per far fronte a questo problema, si rivela necessaria una componente software capace di fornire un’agenda strutturata ed evitare la gestione manuale degli appuntamenti. La risposta è, ancora una volta, automatizzare.

La predittività può essere applicata anche alle vendite. Per esempio, i rivenditori di materiale idraulico possono migliorare le previsioni di vendita inserendo nuovi parametri oltre a quelli empirici come la stagionalità. In questo modo, possono entrare nell’equazione non solo le scorte di magazzino, ma anche l’eventuale aumento di frequenza di richieste specifiche o l’andamento di guasti e rotture su specifici modelli di impianti e caldaie.

BlendIT a supporto delle aziende per l’ottimizzazione dei processi aziendali

L’ottimizzazione dei processi raccontata da BlendIT è uno degli strumenti più efficaci per aiutare le aziende a migliorarsi e rendersi più competitive, anche in un contesto storico particolarmente ricco di sfide.

In particolare, va ricordato che l’adozione e l’uso di un erp sono solo il primo tassello della digitalizzazione. Solo un uso consapevole di questi strumenti, unito a un’analisi strutturata dei business need, permette di selezionare i prodotti, i moduli e le funzionalità ideali per ciascuna azienda e ciascun contesto. Concretizzando così l’idea, ormai consolidata, che i dati costituiscano sempre più una risorsa e un patrimonio aziendale, anche nell’ottimizzazione dei processi.

BlendIT, forte dell’esperienza del proprio team e di partnership importanti come Microsoft e Synology, può aiutare le imprese ad affrontare al meglio anche questo tassello della trasformazione digitale.

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