LA SMENTITA

Android rimane separato da Chrome

Il presidente esecutivo di Google Eric Schimdt spegne le voci di un prossimo merger del sistema operativo mobile e del browser web

Pubblicato il 22 Mar 2013

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Google non intende procedere alla fusione del suo prodotto di punta, il sistema operativo mobile Android, e del suo browser web Chrome. Lo ha detto Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, spegnendo le voci montate la settimana scorsa secondo cui le due piattaforme tecnologiche, Android e Chrome, sarebbero destinate ad una fusione, dopo le dimissioni di Andy Rubin dalla guida della divisione Android, da lui creato, sostituito da Sundar Pinchai, già senior vice president di Chrome e delle Apps di Mountain View.

Schmidt ha spento le voci di una possibile fusione fra Android e Chrome durante un evento che si è tenutoi a New Dheli, precisando che Google non ha alcuna intenzione di abbandonare lo sviluppo separato delle due piattaforme, senza smentire la possibilità di possibili “sviluppi comuni” in futuro. Ma per ora le due piattaforme andranno avanti separatamente. Schmidt ha inoltre smentito le voci secondo cui sarebbe intenzionato a cedere la quota del 42% che detiene in Mountain View: “Google è casa mia”.

Sono una sessantina i produttori a livello mondiale che utilizzano il sistema operative Android, a fronte di circa 750 milioni di smartphone e tablet in circolazione che girano sul sistema operativo. Secondo stime di Gartner, poco meno del 70% degli smartphone venduti nel quarto trimestre del 2012 girano su Android, a fronte del 51% dello stesso periodo del 2011; secondo stime di Comscore il 52% degli smartphone Usa sono targati Android.

C’è da dire che la possibilità di una fusione fra Android e Chrome Os è stata ventilata da tempo. Lo stesso Sergey Brin, cofondatore di Google, aveva predetto più di tre anni fa che il futuro delle due piattaforme sarebbe stato convergente.

Per ora, Android ha avuto un enorme successo, mentre Chrome Os è un sistema operativo minore, il cui utilizzo è limitato ad alcuni, pochi, device fissi basati sul cloud, in particolare pc desktop e laptop. Ma la crescente popolarità del segmento dei tablet e di device ibridi come i “phablet” – metà smartphone e metà tablet – spingono gli esperti a prevedere una rapida fusione fra Android e Chrome Os.

Pinchai sembra la persona giusta, secondo gli analisti, per gestire la fusione fra le due piattaforme tecnologiche, avendo contribuito in prima persona al lancio di Chrome Os, il primo sistema operativo per pc di Google. La promozione di Pinchai è un premio al suo lavoro svolto per lo sviluppo del browser di Chrome, Google Drive, e allo sviluppo di popolari apps per l’iPhone e l’iPad (compresa Gmail e le mappe).

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