LA CALL

Tecnologia sostenibile, Meta e LVenture chiamano a raccolta le startup

In collaborazione con Legambiente e Confcommercio, l’iniziativa è rivolta a imprese innovative che sviluppano soluzioni capaci di aiutare le aziende ad adottare modelli di business che riducano le emissioni di carbonio e contribuiscano a raggiungere i target Esg

Pubblicato il 29 Nov 2022

Greener squared
Una nuova, inedita call per startup, con l’obiettivo di selezionare imprese innovative, in grado di supportare la crescita sostenibile di aziende e Pmi. Si tratta di “GREENƎR”, l’iniziativa lanciata da Meta e LVenture Group, in partnership con Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio, dedicata alle startup che hanno sviluppato soluzioni capaci di aiutare concretamente le aziende ad adottare modelli di business improntati all’abbattimento delle emissioni di carbonio e al raggiungimento della sostenibilità. Ne da’ notizia in una nota stampa la stessa Meta. Le startup interessate potranno presentare la propria candidatura direttamente online al sito internet www.greenercall.com, fino al 23 gennaio 2023. 

Le sfide al centro dell’iniziativa ed i requisiti per partecipare

Nell’ambito dell’iniziativa sono state individuate tre sfide:
“Reduce”, cioè ridurre le inefficienze delle imprese, abilitando il risparmio energetico;
“Reuse”, ossia favorire l’economia circolare, con soluzioni dedicate in particolare al settore Fashion; 
“Recycle”, cioè implementare la soluzione delle problematiche connesse allo smaltimento dei rifiuti.
 
Le cinque soluzioni più innovative, che rispondano ad esigenze concrete delle imprese, parteciperanno ad un evento finale di selezione, che porterà alla premiazione di tre vincitori con un contributo in denaro – finalizzato al processo di integrazione tra startup e aziende – e crediti pubblicitari. Potranno partecipare alla call tutte le startup con soluzioni innovative nelle challenge di riferimento, che abbiano ricevuto almeno un investimento di tipo seed da parte di almeno un investitore professionale, che dimostrino una prima traction sul mercato nella validazione per prodotto o servizio innovativo, e che abbiano già collaborato con aziende e Pmi italiane.

Meta Boost volano per trasformazione sul piano dell’impatto ambientale

“In un contesto economico complesso come quello di oggi, aziende e Pmi sono chiamate a innovare e a orientarsi verso nuovi modelli di business improntati alla sostenibilità“, ha dichiarato Angelo Mazzetti, Head of Public Policy Italy and Greece di Meta“GREENƎR si propone di intercettare startup che possano aiutare aziende e Pmi a sviluppare il proprio business in modo sostenibile, sbloccando il potenziale ancora inespresso. La tecnologia digitale può svolgere un ruolo fondamentale nel favorire la loro trasformazione in termini di impatto ambientale: con il programma Meta Boost: Guide to Green abbiamo raggiunto 1,3 milioni di Pmi con la formazione, e GREENƎR è un ulteriore passo in questa direzione”, ha aggiunto Mazzetti.

Nel processo di selezione verrà data priorità alle startup con soluzioni applicabili nei settori produttivi Retail & Gdo, Food, Pharma, Fashion & Luxury e Mobility & Logistics; tuttavia, verranno considerate positivamente anche le innovazioni che risolvono problematiche relative al: packaging; riciclo degli scarti e smaltimento consapevole; all’efficientamento dei processi produttivi in termini di sostenibilità e consumo energetico; alle modalità di spostamento delle merci e delle persone per ridurne l’impatto ambientale.

Portare innovazione delle startup nel tessuto produttivo italiano

“L’innovazione è il driver principale della transizione ecologica e con questa iniziativa, grazie a Meta e al supporto di Legambiente e Confcommercio, vogliamo selezionare startup che possano svolgere un ruolo importante nella trasformazione delle imprese verso un futuro più sostenibile. Siamo molto soddisfatti di poter mettere a disposizione le competenze che abbiamo sviluppato negli anni sul tema: oggi il 43% delle nostre partecipate produce un impatto positivo in termini di Sdgs e con il nostro programma di accelerazione verticale sul cleantech abbiamo lanciato 18 nuove startup nel settore. Con GREENƎR e Meta come partner vogliamo portare l’innovazione delle startup, in chiave di sostenibilità, a servizio del tessuto produttivo italiano”, ha dichiarato Luigi Capello, Ceo di LVenture Group.

Nel 2021 record di investimenti in Venture Capital in startup

La transizione ecologica verso un’economia “Net Zero” è oggi una delle sfide più importanti per il tessuto economico e produttivo a livello globale. Si stima che, per evitare l’incremento di oltre 1,5° C della temperatura, oggi il processo di decarbonizzazione debba procedere con un tasso di crescita del 12,9%, otto volte superiore a quanto registrato annualmente a partire dal 2020. In questo contesto, spiega la nota stampa, le startup svolgono un ruolo centrale come abilitatori del cambiamento. Gli investimenti in Venture Capital in startup, che affrontano le sfide imposte dal cambiamento climatico e la transizione green, hanno raggiunto la cifra record di 47 miliardi di dollari nel 2021. Un trend che in Europa sta proseguendo, a dispetto della contrazione degli investimenti a livello globale, con una crescita del 14% anno su anno.

Fondamentale valorizzare chi investe a beneficio di ambiente e società

“Se giovani e sostenibilità sono due parole che si tengono insieme, il ponte che le unisce è indubbiamente il tema del futuro. Con questo spirito Confcommercio Giovani Imprenditori sostiene un’iniziativa che da una parte premia l’innovazione per tradurla in sostenibilità e, dall’altra parte, propone e diffonde modelli sì vincenti, ma anche accessibili anche alle imprese di dimensioni piccole e medie. Questa è la sostenibilità che ci piace: innovativa, accessibile, diffusa”, ha affermato Andrea Colzani, Presidente nazionale Giovani Imprenditori Confcommercio.
 
“In un mondo in cui le crisi e le tensioni sono in costante aumento, è fondamentale saper riconoscere e valorizzare quelle realtà, a partire dalle più giovani, che investono il proprio tempo e la propria ricerca a beneficio dell’ambiente e della società. La transizione ecologica è una sfida che ci investe tutti a diversi livelli, che necessita di concretezza e coraggio per essere affrontata e in cui l’innovazione giocherà un ruolo decisivo per il successo. Con questo spirito e facendosi promotrice di questi valori, da oltre 20 anni Legambiente organizza il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente ed oggi è lieta di aderire al progetto GREENƎR di Meta ed LVenture, per vincere insieme la sfida della crisi climatica”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente.

Opportunità e ostacoli per le imprese italiane nella transizione ecologica

Nel campo del Climate Tech, poi, l’Italia sta dimostrando grande vivacità, testimoniata dalla nascita di nuove imprese green: secondo dati recenti è la settima nazione a livello globale per numero di aziende nel settore (se ne contano oltre 2.100). È in questo comparto che si sono maggiormente concentrati gli investimenti Venture Capital in startup italiane, pari a 312 milioni di euro nel terzo trimestre 2022.
Per le imprese italiane la sfida della transizione ecologica rappresenta, quindi, un’opportunità per adottare un modello di business green, anche se il 50% delle aziende intravede degli ostacoli, soprattutto sul fronte della burocrazia. Il 45% delle imprese presta un’elevata attenzione alla transizione ecologica e un altro 41% una buona attenzione a questi temi. Tre aziende su quattro (il 76%) sono addirittura convinte che l’Italia dovrebbe essere fra i promotori della transizione ecologica perché questa scelta la farebbe entrare nel gruppo delle economie mondiali avanzate. Sono alte anche le aspettative sugli effetti delle misure adottate nelle proprie imprese per favorire la transizione ecologica: il 51% ritiene che contribuiranno a migliorare il posizionamento dell’azienda e il 60% che promuoveranno investimenti per innovazioni.

L’80% delle pmi ritiene la riduzione delle proprie emissioni un problema urgente


Sebbene l’impatto di una singola azienda possa sembrare modesto, l’effetto combinato di tutta una categoria è considerevole: per esempio, le Pmi che rappresentano il 90% delle imprese a livello mondiale possono svolgere un ruolo chiave nell’azione a favore del clima. Dal report “Liberare il potenziale delle Pmi nell’azione per il clima”, realizzato da Meta in collaborazione con Accenture, emerge infatti che la maggior parte delle Pmi considera il cambiamento climatico un problema urgente e addirittura l’80% ritiene che la riduzione delle proprie emissioni sia una priorità.

Nonostante sentano l’esigenza di sviluppare il proprio business in modo sostenibile, spesso le piccole e medie imprese faticano a tradurre le proprie ambizioni climatiche in azioni significative, perché sono limitate da budget modesti, scarse conoscenze in ambito green e poco tempo a disposizione. Il rapporto di Meta ha rilevato, infatti, che il 69% delle Pmi ha bisogno di fondi, che il 63% si è mosso in ritardo per mancanza di competenze e conoscenze e il 40% per mancanza di tempo. Il 63% delle Pmi è convinto anche che intraprendere azioni orientate alla sostenibilità consentirebbe di acquisire nuovi clienti ed evitare catastrofi legate al cambiamento climatico che hanno un impatto diretto sull’economia.

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