IL CASO

Incendio ex Olivetti, Comdata si sposta a Ivrea

A una settimana dal rogo che ha colpito il sito del Canavese l’azienda ha deciso di riprendere le attività nella sede di Ivrea. L’evento ha provocato danni complessivi per 50 milioni: coinvolte anche Innovis, Celltel e Wirelab

Pubblicato il 26 Mar 2013

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A una settimana esatta dall’incendio che ha distrutto gran parte degli stabilimenti ex Olivetti a Scarmagno, nel Canavese, il Gruppo Comdata ha comunicato oggi “la ripresa in tempi rapidissimi delle attività facenti capo al sito operativo”. La ripresa avverrà negli uffici di Ivrea.

“Mantenendo fede agli impegni dichiarati da Comdata, tra mercoledì scorso e lunedì 25, 240 persone, addetti al front-end e al back office business e consumer, sono ritornate pienamente operative presso il Palazzo Uffici di Ivrea che accoglie, in via definitiva, le postazioni di lavoro necessarie”, si legge in una nota.

Il rientro di un rimanente centinaio di persone, prosegue la nota, “è previsto entro la fine del mese di aprile. Per il periodo di sospensione dal lavoro Comdata ha provveduto a chiedere la cassa integrazione ordinaria”.

Il rogo che ha distrutto l’area industriale ex Olivetti di Scarmagno ha provocato danni per 50 milioni di euro, coinvolgendo in tutto quattro aziende del settore Tlc: Comdata (230 dipendenti), Innovis, 170 dipendenti (Gruppo Comdata), Celltel e Wirelab. E’ quanto emerge dall’incontro che si è tenuto oggi presso lassessorato del Lavoro della Regione Piemonte. Le aziende colpite dal rogo incontraranno la settimana prossima Finpiemonte e un gruppo dbanche, per verificare la possibilità di ottenere un’iniezione di liquidità.

“L’obiettivo di riprendere la produzione mantenendo i livelli occupazionali è comune a tutti – ha detto il sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa – Siamo impegnati ciascuno per la propria parte: aziende e grandi committenti, Regione Piemonte e Provincia di Torino, sindacati e lavoratori, intorno ad un protocollo per la ricostruzione”.

La sede regionale dell’Inps ha annunciato l’anticipo della cassa integrazione ordinaria, che potrebbe riguardare complessivamente 600 lavoratori. In realtà, Comdata ha già riassorbito 150 lavoratori, Innovis 10. Secondo le prime stime, saranno 400 le persone che usufruiranno della cassa integrazione, ma la maggior parte di loro lo farà per meno delle 13 settimane previste. I problemi principali riguardano i 258 lavoratori di Celltell (216) e Wirelab (42), le due società maggiormente compromesse dall’incendio, che usufruiranno probabilmente di tutti i tre mesi della cassa.

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