Infrastructure Debt Fund 1 (Idf1), il primo fondo di Debito Infrastrutturale di F2i Sgr, ha avviato con successo le attività di investimento prendendo parte a due finanziamenti in settori infrastrutturali strategici in chiave di sostenibilità.
Ifd1 finanzia Open Fiber
“Idf1 si unisce al pool di finanziatori di Open Fiber – riferisce una nota – Il finanziamento contribuisce a supportare il piano di Open Fiber per sviluppare una rete in fibra ottica ultrabroadband su scala nazionale, con impatto positivo sulla capacità di accedere a dati e servizi da remoto nei territori interessati e riduzione del digital divide nelle aree meno sviluppate in Italia. Lo sviluppo della rete Ftth ha natura strategica per il Paese e rappresenta una priorità nell’ambito degli obiettivi del Pnrr e del programma europeo digital Compass 2030”.
L’operazione trasparenza di Open Fiber
La notizia dell’investimenti di Ifd1 arriva all’indomani del lancio da parte di Open Fiber dell’operazione trasparenza: in una sezione online dedicata disponibili dati sullo stato di avanzamento dei cantieri nelle aree bianche aggiornati mese per mese
Attualmente ammontano a oltre 53.000 i km di rete, pari al 60% del totale previsto dal piano, realizzati al 31 ottobre 2022. Dall’inizio del 2022 al 31 ottobre sono stati costruiti circa 15.500 km di infrastruttura, che si prevede saliranno a circa 20.000 per fine anno: in 12 mesi i km realizzati saranno dunque più del 50% dei 37.000 km circa costruiti nei quattro anni che vanno dall’inizio delle attività (2017) alla fine del 2021.
Sul fronte Comuni sono 3.770 quelli in cui i lavori sono stati completati – ossia dotati di certificati Cuir (ultimazione impianto di rete) pari a circa il 60% del totale dei 6.232 Comuni previsti dalla Concessione Infratel. A questi Comuni corrispondono circa 3,47 milioni di unità immobiliari (+43% rispetto alla fine del 2021). Dalla fine del 2021 sono stati completati 1.160 nuovi Comuni per circa 1,05 milioni di nuove Unità Immobiliari.
E sono 2,64 milioni le unità immobiliari in vendibilità, +44% rispetto alla fine del 2021, che vengono inserite nei database di vendibilità riservati agli operatori partner che possono dunque attivare i servizi su richiesta degli utenti finali.
L’acquisizione di Falck Renewables
Con il secondo investimento, Idf1 entra nel finanziamento che ha supportato l’acquisizione di Falck Renewables, uno dei principali operatori indipendenti in Europa che vanta un track record ventennale nella realizzazione e gestione di asset per la produzione di energia da fonte rinnovabile, caratterizzato da una integrazione verticale e forte diversificazione geografica. A seguito dell’acquisizione, Falck Renewables avrà ulteriore spinta nel piano di sviluppo della capacità installata da fonte rinnovabile, contribuendo agli obiettivi globali di decarbonizzazione e indipendenza da combustibili fossili.
“A pochi mesi dal primo closing del fondo, questi due primi investimenti in debito infrastrutturale testimoniano la capacità di Idf1 di impiego efficace delle risorse affidateci dagli investitori, identificando iniziative ad alto impatto nell’economia reale ed in linea con l’impegno alla sostenibilità della Sgr”, commenta Renato Ravanelli, Ad di F2i.
Idf1 è nella fase di raccolta, con un target di 500 milioni di euro per investimenti in finanziamenti senior e junior attraverso loan (direct lending) e bond, a supporto di infrastrutture in Italia e nei Paesi UE in settori chiave della sostenibilità. Il Fondo ha già raccolto circa 330 milioni di euro da investitori italiani ed esteri (assicurazioni, banche, casse di previdenza e fondazioni bancarie).