Nuovo round nella guerra tutta cinese fra Zte e Huawei sui brevetti Lte. Zte accoglie positivamente due decisioni prese a sua favore dal Tribunale regionale di Düsseldorf in Germania lo scorso 21 marzo, che rafforzano la sua difesa contro le rivendicazioni di Huawei Technologies in relazione ad alcuni brevetti relativi alla tecnologia Lte.
Il Tribunale tedesco ha respinto tutte le rivendicazioni di Huawei nella disputa in merito al brevetto europeo EP 2 033 335 (EP’335) relativo a stazioni di base e terminali mobili. Nella disputa in merito al brevetto europeo EP 2 090 050 (EP’050), il Tribunale ha deciso di sospendere il caso e inoltrare alla Corte di Giustizia Europea (Ejc) le domande relative all’applicazione della legge dell’Unione Europea in materia di concorrenza.
Zte considera la proprietà intellettuale un elemento fondamentale delle proprie attività e si impegna ad aumentare la propria competitività in campo brevettuale. Zte è stata posizionata al primo posto per le domande di brevetto internazionali dalla Wipo (Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale) negli ultimi due anni. Nel 2012, Zte ha presentato il 37% in più di domande di brevetto ai sensi del Trattato di cooperazione in materia di brevetti (Pct) rispetto all’anno precedente ed è diventata la prima società cinese a classificarsi tra i primi dieci richiedenti presso l’Ufficio europeo dei brevetti.
L’impegno di Zte si fonda sulla collaborazione, sulla sottoscrizione di accordi di cross-licensing e bundle. La società è contraria all’uso di brevetti non-core come tattica per ostacolare gli altri, in quanto ciò comporta costi aggiuntivi inutili. Zte è a favore di un approccio di mutuo vantaggio che promuova una concorrenza sana e razionale e collabora con i maggiori titolari di brevetti nel settore, tra cui Qualcomm, Siemens ed Ericsson.
Il settore delle telecomunicazioni sta attraversando una fase di enorme cambiamento e la catena di fornitura si consoliderà ulteriormente. In questo ambito, Zte aspira a collaborare con gli operatori e con partner, tra cui Qualcomm ed Ericsson, per esplorare nuove vie che portino a un ecosistema più sano ed è favorevole a qualsiasi forma di concorrenza che non indebolisca lo sviluppo del settore.