SMART MOBILITY

5G per le auto connesse, in Puglia la prima rete d’Europa

Porsche Engineering, Vodafone Business ed Ericsson hanno realizzato al Nardò Techical Center un’infrastruttura privata ibrida per lo sviluppo di una serie di applicazioni tecnologiche per la connettività dei veicoli e per i sistemi di guida assistita e autonoma

Pubblicato il 12 Dic 2022

01_Infografica_Infrastruttura 5G di NTC
La prima rete privata 5G ibrida d’Europa, che mira a consentire lo sviluppo di una serie di applicazioni tecnologiche per la mobilità del futuro, come la connettività dei veicoli, i sistemi evoluti di guida assistita e di guida autonoma. E’ quanto realizzato da Porsche Engineering, Vodafone Business ed Ericsson al Nardò Techical Center (Ntc), in Puglia, nell’ambito di una più ampia collaborazione fra il Gruppo automobilistico – proprietario del Centro pugliese – e quello di telefonia che, nell’agosto del 2021, aveva già permesso la realizzazione di una rete 5G nel centro di sviluppo Porsche di Weissach in Germania.

Come funziona la nuova infrastruttura 5g

La nuova infrastruttura di rete mobile abilita la copertura 4G e 5G in tutto il centro salentino – che si estende su un’area di oltre 700 ettari e comprende più di 20 piste di test ad alte prestazioni – e si propone di offrire ai clienti del Centro i vantaggi di una nuova infrastruttura di comunicazione, come la trasmissione di dati in tempo reale, la banda larga e la bassa latenza, oltre che una maggiore sicurezza e affidabilità.
 
“Lavoriamo costantemente al miglioramento delle tecnologie del nostro Centro Prove di Nardò in modo da rispondere efficacemente alle necessità dei clienti nell’ambito della mobilità del futuro, che sono sempre più sfidanti”, ha commentato Peter Schäfer, Ceo di Porsche Engineering e Chairman della Shareholder Committee di Nardò Technical Center. “Questa nuova rete 5G ci permetterà di offrire loro un’infrastruttura ancora più all’avanguardia per lo sviluppo e il testing dei veicoli intelligenti, connessi e a guida autonoma”, ha aggiunto.

Garantiti i più elevati standard di sicurezza nella trasmissione dati

Come rete privata mobile (Mobile private network – Mpn) di nuova generazione, il sistema sviluppato è dotato di un’infrastruttura ibrida che utilizza una rete privata completamente integrata nella rete mobile pubblica di Vodafone. Grazie al suo design innovativo, viene fornita copertura veloce 5G sia alla popolazione locale attraverso la rete pubblica che, allo stesso tempo, ai clienti di Ntc, attraverso l’uso della rete privata, che garantisce i più elevati standard di sicurezza nella trasmissione dei dati. Grazie alla nuova rete mobile, Ntc offrirà una connessione ad alte prestazioni (1 Gbit/s) che permetterà di collegarsi direttamente e più velocemente anche al cloud, consentendo una maggiore capacità di collaborazione online a livello globale e più efficienza nel campo dell’ingegneria basata sui dati.

Il centro di Nardò somiglia ad una vera e propria smart city

“Le reti private mobili 5G possono fare da trampolino di lancio per le aziende, consentendo loro di far evolvere il modello di business”, ha osservato Vinod Kumar, Ceo di Vodafone Business. “A Nardò, la tecnologia Mpn consente di realizzare una struttura che assomiglia a una vera e propria smart city, con una copertura perfetta dentro e fuori dal circuito per la prossima generazione di applicazioni che trasformeranno i trasporti e la mobilità. Siamo entusiasti del ruolo che stiamo svolgendo per aiutare il team di Nardò a pianificare il futuro e a realizzare il potenziale di business con alcune delle nostre ultime tecnologie”, ha concluso Kumar.

Un altro passo nel futuro per il Centro prove pugliese

La nuova rete segna un’altra tappa fondamentale nello sviluppo orientato al futuro del Centro Prove. Dall’acquisizione da parte di Porsche nel 2012, sono stati effettuati continui investimenti per l’ammodernamento e l’aggiornamento tecnologico dei circuiti di prova. Nel 2019, oltre agli investimenti nelle officine, nei sistemi di sicurezza e in altre piste, il celebre anello lungo 12,6 chilometri, con un diametro di quattro, è stato oggetto di importanti interventi di rinnovamento, tra cui la posa di cavi in fibra ottica per la trasmissione veloce di dati e l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale per testare la guida automatizzata.

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