Infineon è pronta a mettere sul piatto “diversi miliardi di euro” nel momento in cui troverà i giusti investimenti da fare. L’ha detto l’amministratore delegato Jochen Hanebeck in un’intervista pubblicata oggi sul Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Le opportunità al vaglio di Infineon
Il produttore di chip tedesco è costantemente “alla ricerca” di aziende adatte, ha dichiarato Hanebeck, parlando di una spesa che potrebbe ammontare a “qualche miliardo”. Il gruppo, più nello specifico, intravede opportunità di crescita nell’elettromobilità, nella guida autonoma, nelle energie rinnovabili, nei data center e nell’Internet of Things.
È abbastanza plausibile che le startup che non sono sufficientemente ben finanziate, ad esempio, vogliano entrare a far parte di una società, ha detto Hanebeck, precisando che il gruppo potrebbe espandere il proprio portafoglio in diversi campi, tra cui quelli dei semiconduttori di potenza, dei sensori, del software e dell’intelligenza artificiale.
La strategia di espansione del gruppo è frutto dei risultati positivi maturati durante il 2022. Nell’anno fiscale Infineon ha infatti registrato un aumento dei ricavi di quasi il 30% a 14,2 miliardi di euro, mentre l’utile di segmento è balzato del 63% a 3,4 miliardi di euro.
Kyocera e Samsung accelerano sui chip
Ma non sono solo i colossi europei a cercare nuove opportunità di investimento. La giapponese Kyocera prevede di spendere nel triennio 2023/25 1,3 trilioni di yen (circa 9 miliardi di euro) per costruire impianti di produzione e sviluppo di prodotti correlati ai semiconduttori, secondo quanto riportato dal quotidiano Nikkei.
Per finanziare l’espansione di parti come la ceramica per le apparecchiature per la produzione di chip, Kyocera sta cercando di ottenere prestiti per circa 1 trilione di yen, utilizzando la sua quota del 15% in Kddi come garanzia, ha detto il presidente Hideo Tanimoto in un’intervista rilasciata al Nikkei.
Samsung invece punta ad aumentare la capacità di produzione di chip nel suo più grande impianto di semiconduttori il prossimo anno, nonostante le previsioni di un rallentamento economico. Più nello specifico, il gruppo vuole espandere la sua fabbrica P3 a Pyeongtaek, in Corea del Sud, aggiungendo capacità di wafer da 12 pollici per chip di memoria Dram, stando a quanto riportato dal Seoul Economic Daily, citando fonti del settore anonime. Samsung inoltre amplierà l’impianto con una capacità aggiuntiva di chip di 4 nanometri, che sarà realizzata in base a contratti di fonderia.
Secondo gli analisti, la persistenza di Samsung negli investimenti sarà probabilmente funzionale alla conquista di quote di mercato nei chip di memoria e al sostegno del prezzo delle azioni quando la domanda si riprenderà.
E Tsmc avvia la produzione di massa di microchip a 3 nm
La strategia è esattamente opposta a quella di Tsmc, che a ottobre ha tagliato il suo budget di investimenti annuali per il 2022 di almeno il 10%, adottando un atteggiamento di estrema cautela per il medio termine. Nel frattempo, però, il colosso taiwanese ha avviato la produzione di massa di microchip a 3 nanometri, alcuni dei semiconduttori più avanzati sul mercato. I nuovi microchip dovrebbero garantire più potenza di calcolo consumando meno energia. “La tecnologia a 3 nm è entrata con successo nella produzione di massa con buoni rendimenti”, afferma la società in occasione della cerimonia per la costruzione della nuova fonderia a Tainan. I chip a 3 nm sono fondamentali per i futuri smartphone per la rete 5G e altre tecnologie wireless all’avanguardia. Samsung ha iniziato la produzione di massa di questi chip a giugno.