Michel Combes, il nuovo ceo di Alcatel Lucent (Alu) in carica da oggi, ha intenzione di accelerare la ristrutturazione annunciata l’anno scorso dal suo predecessore Ben Verwaayen, che prevede la riduzione dei costi per 1,25 miliardi di euro e il taglio di 5mila e 500 posti. Lo ha reso noto una fonte sindacale citata dalla Reuters, secondo cui Verwaayen a suo tempo fu pesantemente criticato per non aver messo in atto abbastanza rapidamente un serio programma di tagli nei cinque anni in cui è stato al timone dell’azienda.
Combes si è concesso due mesi di tempo per annunciare pubblicamente il suo piano di tagli, che sarà reso pubblico a giugno. Alu ha bruciato circa 700 milioni di euro nel 2012, a causa della crisi del settore reti e della crescente concorrenza di competitor anch’essi in difficoltà, in particolare Ericsson, Zte e Huawei.
Combes in questa fase sta meditando a fondo su dove apportare i tagli e su quali rami d’azienda eventualmente mettere in vendita, ha detto la fonte sindacale, interpellata dalla Reuters dopo un incontro con i vertici aziendali. C’è da dire che Combes potrà procedere senza assilli, forte di una linea di credito di 2 miliardi di euro che l’azienda franco-americana si è garantita lo scorso mese di gennaio.
Secondo gli analisti di Morgan Stanely e di Bernstein Research, Combes dovrebbe mettere in atto una profonda revisione del business aziendale, prendendo in consederazione l’uscita da attività in perdita, chef anno parte del core business, come le reti fisse e la fibra ottica. Pierre Ferragu, analista di Bernstein, si spinge a dire che la revisione del business aziendale è inevitabile e che sarà effettuata a breve.
“Per il momento, sembra che Combes non goda dell’appoggio del board per implementare cambi radicali al perimetro aziendale – ha detto Ferragu alla Reuters – Ma Combes potrebbe tornare alla carica più avanti, fra sei mesi o un anno, e cercare l’appoggio del board per cambiamenti più coraggiosi”.
Secondo altre fonti vicine all’azienda “la mission affidata a Combes da parte del board prevede la ristrutturazione del business, ciò non significa smantellare ogni cosa o restare fedeli alla lettera all’approccio di Verwaayen. Combes rivedrà completamente ogni aspetto della strategia aziendale, senza tralasciare nulla”.