Il fallimento di Ftx ha provocato a catena ingenti deflussi dalle borse centralizzate: molti utenti hanno spostato i loro fondi su portafogli personali, comunemente chiamati anche “unhosted wallets”. Sebbene la tendenza non sia stata così pronunciata come suggerito da alcuni e non si sia verificato un esodo di massa dalle borse centralizzate (Cex), un numero maggiore di utenti ha optato per l’autodeposito optando per i protocolli DeFi per attività come il trading.
“L’aumento dei flussi dai Cex ai portafogli personali è quasi sempre una conseguenza di un’estrema volatilità del mercato o di un calo dei prezzi, ma ciò che ha distinto quest’ultimo caso da quelli precedenti è che questa volta il denaro istituzionale ha guidato la carica – evidenzia Chainalysis -.Che si tratti di individui con grandi partecipazioni, di investitori nativi di criptovalute o di operatori finanziari tradizionali, l’analisi delle dimensioni delle transazioni suggerisce che questi grandi detentori sono in testa ai movimenti di fondi dai servizi centralizzati ai portafogli personali. Ciò solleva nuove questioni su come il settore possa attrezzare al meglio gli investitori istituzionali per custodire le proprie criptovalute e utilizzare la DeFi in modo sicuro”.
Se è vero che il trend non è perfettamente lineare, va evidenziato che i fondi istituzionali hanno costituito nel tempo una quota maggiore dei movimenti dalle borse centralizzate ai portafogli personali.
La crescente adozione delle criptovalute da parte delle istituzioni significa che il modello comune di spostamento dei fondi dai servizi centralizzati ai portafogli personali e alle DeFi in risposta alla volatilità del mercato è ora guidato da investitori istituzionali molto facoltosi. In che modo il settore delle criptovalute può sostenere gli investitori istituzionali in questa attività e aiutarli ad autodepositarsi in modo sicuro ed efficace?
I protocolli Defi
I protocolli DeFi hanno registrato storicamente un’impennata del volume delle transazioni negli stessi periodi di aumento dei flussi da Cex a portafogli personali ra, il che suggerisce – secondo gli analisti di Chainanalysis – che una parte significativa dei fondi ritirati nei portafogli personali viene subito dopo utilizzata per transazioni DeFi. “Possiamo evincere che gli investitori istituzionali stanno giocando un ruolo chiave nella migrazione dei fondi dall’ecosistema CeFi a quello DeFi”.
Sgombrare il campo dalle false credenze
“Chiariamo alcune idee sbagliate – ci tiene a sottolineare Chainanalysis -. Molti ritengono che i portafogli personali rappresentino un rischio significativo di attività illecite, probabilmente a causa del fatto che, a livello tecnico, la loro capacità di effettuare transazioni non può essere ostacolata da terzi. Alcuni legislatori e regolatori hanno citato questo rischio come motivo per imporre regole di conformità più severe sulle transazioni che coinvolgono i personal wallet. Tuttavia, l’attività dei portafogli personali può essere tracciata sulla blockchain e i dati mostrano che in realtà presentano una bassa esposizione alle attività illecite”. Dati alla mano Chainanalysis evidenzia che dal 2020 a oggi, meno dell’1% di tutti i fondi trasferiti ai portafogli personali proviene da indirizzi associati ad attività illecite: la maggior parte del volume di transazioni che coinvolge i portafogli personali riguarda fondi che si spostano o partono da una borsa centralizzata.
Criprovalute, come mettere in sicurezza le risorse
Una volta stabilito che l’uso dei portafogli personali non presenta un rischio significativo di criminalità, bisogna chiedersi come i portafogli personali possano servire meglio la crescente base di utenti di investitori istituzionali e consentire loro di perseguire le strategie di investimento desiderate senza compromettere i loro fondi. Queste le linee guida indicate da Chainanalysis.
- Supporto per un maggior numero di blockchain, in modo che gli investitori possano accedere al maggior numero possibile di asset da un unico prodotto wallet.
- Anteprime delle transazioni che consentano agli utenti di vedere esattamente cosa accadrà se eseguono una specifica transazione, firmano un contratto o si collegano a un protocollo
- Migliori processi e strumenti di gestione delle chiavi private
- Strumenti di conformità integrati
Velocità di transazione più elevata
“Le soluzioni di self-custody varieranno probabilmente da istituto a istituto, ma queste sono alcune idee di funzionalità che potrebbero aiutarli a effettuare transazioni in modo più efficiente e sicuro. La sicurezza DeFi è un’altra area che deve essere migliorata per soddisfare le esigenze degli investitori istituzionali. Nel 2022, la stragrande maggioranza dei fondi derubati negli hackeraggi è stata sottratta proprio dai protocolli DeFi, il che rappresenta miliardi di dollari di valore perduto”.
L’evoluzione dello scenario
Gli investitori istituzionali non si stanno avvicinando solo alle criptovalute in generale, ma sono sempre più interessati alle soluzioni e ai servizi specifici di self-custody che il settore può offrire. Il passo successivo per capitalizzare è migliorare l’usabilità, la sicurezza e la conformità degli strumenti per soddisfare le esigenze degli investitori istituzionali.