TELEFONIA

Myanmar, in arrivo sim card low-cost

L’ex Birmania punta ad ampliare il bacino di utenti lanciando dal 24 aprile carte telefoniche a 1.500 kyat (1,3 euro). Finora quelle disponibili sul mercato costavano l’equivalente di 178 euro. I rivenditori non saranno più le Poste ma le autorità regionali

Pubblicato il 04 Apr 2013

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Sono in arrivo le Sim card low cost in Myanmar (ex Birmania). Dal 24 aprile 350.000 carte telefoniche al costo di 1.500 kyat ciascuna (1,3 euro) saranno distribuite mensilmente in tutto il Paese e vendute dalle autorità regionali (e non dalle Poste e Telecomunicazioni, come avvenuto finora).

Per gli utenti si tratta di un notevole risparmio rispetto al passato che potrebbe avere, tra le altre conseguenze, l’ampliamento del bacino di utenza telefonica. In precedenza, infatti, il costo di una Sim Card per un dispositivo mobile non era inferiore ai 200.000 kyat (178,4 euro).

Per mantenere attivo l’account delle nuove Sim card CDMA da 800 Mhz, gli utenti dovranno consumare almeno 2.500 kyat al mese. Se non ricaricheranno entro 15 giorni dal termine della ricarica, il servizio terminerà. I costi per le chiamate in uscita restano invariati a 50 kyat al minuto.

Il sistema CDMA-800 Mhz non sarà implementato nelle località o regioni non attrezzate allo scopo, dove invece si continueranno a vendere le WCDMA 3G Sim card sempre a 1.500 kyat ognuna.

Già da giorni il governo birmano aveva preannunciato l’arrivo delle nuove card a basso costo sia pure, per il momento, in “edizione limitata”. Le autorità avevano assicurato la massima trasparenza nelle vendite e un costante aggiornamento dei consumatori sui futuri sviluppi del progetto.

L’ex Birmania – che per decenni è stata guidata da una dittatura militare ma da marzo 2011, con l’elezione del presidente Thein Sen, ha iniziato un nuovo corso verso una compiuta democrazia – è finita di recente sotto osservazione da parte degli investitori stranieri per il potenziale di crescita. Su circa 60 milioni di abitanti la penetrazione dei dispositivi mobili è stimata finora tra il 5 e il 10%, ma molti prevedono che il ritorno di un governo più democratico porterà con sé la modernizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni e una rapida crescita nell’uso di device. Di recente il Paese è stato visitato dal presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, che ha lodato la decisione dell’attuale governo di aprire “alle idee straniere e a Internet”.

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