LA SVOLTA USA

Privacy e data protection, la stretta di Biden sulle big tech

Il presidente si appella al Congresso: “Servono leggi bipartisan per fare in modo che le società tecnologiche rispondano delle proprie azioni”. Si punta a limitare la raccolta, l’uso e la condivisione dei dati strettamente personali e a spingere la concorrenza nel settore

Pubblicato il 12 Gen 2023

Biden

I Repubblicani e i Democratici dovrebbero unirsi contro gli abusi delle Big Tech. A dirlo è il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dalle colonne del Wall Street Journal. Biden ha infatti firmato un articolo di opinione apparso sul quotidiano che esorta il Congresso a passare una legislazione bipartisan che ponga nuovi limiti ai giganti tecnologici, ritenendo quelli attuali non sufficienti.

Un’azione bipartisan contro le Big Tech

“Abbiamo bisogno di un’azione bipartisan da parte del Congresso per rendere il Big Tech responsabile”, ha scritto il capo della Casa Bianca nel suo editoriale. Sul tavolo ci sono una serie di questioni delicate come la privacy digitale, la concorrenza e la sicurezza online.

“L’industria tech americana è la più innovativa al mondo. Sono orgoglioso di quello che ha ottenuto […] ma come molti americani, sono preoccupato di come questa industria raccolga, condivida e sfrutti i nostri dati più personali”, ha scritto Biden. “I rischi posti dalle Big Tech per gli americani sono chiari”, per questo il Congresso deve approvare delle leggi bipartisan per fare in modo che le società tech rispondano delle loro azioni.

Stretta sulla privacy e maggiore concorrenza

“Per prima cosa, abbiamo bisogno di proteggere seriamente la privacy degli americani, limitando la raccolta, l’uso e la condivisione dei dati strettamente personali […] Secondo, abbiamo bisogno che le Big Tech si prendano la responsabilità per i contenuti che diffondono e gli algoritmi che usano […] Terzo, abbiamo bisogno di riportare più concorrenza nel settore tech“.

Sottolineando l’autorità limitata del governo, Biden ha dichiarato che “abbiamo bisogno di un’azione bipartisan del Congresso […] per proteggere la nostra privacy e i nostri bambini, per evitare discriminazioni, sfruttamento sessuale e stalking informatico. E non dovremmo dividerci sul prendere di mira i comportamenti anticoncorrenziali”.
Il presidente mette poi in evidenza come, a prescindere dalle differenze politiche, le “proposte bipartisan per tutelare la privacy e i nostri figli, per prevenire discriminazione e sfruttamento sessuale e per affrontare i comportamenti anti competitivi” non dovrebbero essere divisive.

“Dobbiamo ritenere le società di social media responsabili dell’esperimento che stanno eseguendo sui nostri figli a scopo di lucro“, ha scritto Biden, citando le lotte dei giovani contro il bullismo, la violenza, i traumi e la salute mentale e sollecitando una riforma della Sezione 230 del Communications Decency Act.

Promuovere l’unione di intenti sul piano operativo

L’intervento del presidente ha un obiettivo preciso: sia i Repubblicani che i Democratici hanno trascorso gran parte degli ultimi anni a sondare diversi aspetti del settore tecnologico, concordando in gran parte sul fatto che lo strapotere di Google, Facebook e degli altri colossi del settore sia un problema urgente da affrontare, ma le due fazioni restano in sostanziale disaccordo su come gestirlo. Biden intende far convergere gli intenti anche sul piano operativo.

In una dichiarazione successiva alla pubblicazione dell’articolo, la senatrice democratica Amy Klobuchar ha affermato che continuerà a spingere per l’approvazione della legislazione bipartisan che ha sponsorizzato per impedire alle società di favorire le proprie attività nei risultati di ricerca.

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