Più forte il ruolo della Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, il “living lab” che funzionerà da polo unico per la Capitale sui temi strategici dell’innovazione e della trasformazione digitale della PA, cittadini, imprese e mondo della ricerca. La Giunta ha infatti approvato una delibera da sottoporre al voto dell’Assemblea Capitolina che individua questa struttura come unico luogo per l’innovazione.
Via all’Osservatorio, stop al Forum cittadino
Contestualmente, l’atto prevede sia l’istituzione di uno specifico Osservatorio all’interno della Cte, che verrà poi disciplinato da un apposito regolamento, per farne un luogo di dialogo tra i vari soggetti coinvolti, sia la revoca dell’istituzione del Forum Cittadino per l’Innovazione: un punto, quest’ultimo, che nasce in seguito delle nuove esigenze emerse attraverso interventi e programmi sostenuti dalle risorse europee, dal Pnrr e dalla finanza di progetto.
Le nuove linee strategiche prevedono infatti prevedono in modo organico, sistematico e inclusivo gli indirizzi per lo sviluppo digitale e i modelli di Smart City che l’Amministrazione Capitolina ritiene determinanti per il successo di grandi eventi come il Giubileo 2025 e la possibile assegnazione dell’Expo 2030, a partire proprio da uno sviluppo basato sulle tecnologie emergenti. Si è reso quindi necessario adeguare gli ambiti preposti all’innovazione alla nuova macrostruttura capitolina, evitando inefficaci sovrapposizioni e duplicazioni organizzative.
I primi ospiti: le startup innovative
La Casa delle Tecnologie Emergenti, insieme ad altri tre spazi in arrivo a Tor Bella Monaca, Corviale e Santa Maria della Pietà, sta già ospitando 5 startup innovative selezionate tra i progetti che hanno partecipato al primo bando dell’estate scorsa, candidandosi ad essere sempre di più un luogo di confronto e di promozione per tutti i progetti più innovativi e per ospitare workshop, eventi e hackathon.
Si è inoltre chiuso il primo avviso pubblico per l’accelerazione e il trasferimento tecnologico a supporto dello sviluppo di nuove sperimentazioni nell’ambito del 5G.
“Garantiamo ulteriore slancio alla Casa delle Tecnologie Emergenti che è già protagonista sui temi dell’innovazione e dello sviluppo che interessano la città – ha chiarito l’assessore capitolino alle Attività produttive Monica Lucarelli –. E lo stiamo facendo con sempre nuovi bandi, con l’inserimento previsto da questa stessa delibera di uno specifico Osservatorio all’interno della Cte per favorire il confronto tra amministrazione, cittadini e imprese e anche adeguando la nostra macrostruttura alle nuove opportunità che fondi nazionali ed europei, oltre che l’arrivo di grandi eventi nei prossimi anni, potranno favorire”.
I Comuni vincitori dei bandi Mimit
Le Case delle tecnologie emergenti fanno parte del programma di supporto alle tecnologie 5G promosse dal ministero per le imprese e il made in Italy. I nuovi centri di trasferimento tecnologico puntano a coniugare le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese.
Bologna, Napoli, Taranto, Genova, Pesaro, Cagliari e Campobasso i Comuni che hanno ottenuto i finanziamenti ministeriali del Mimit: sul piatto 80 milioni.