L'APPROFONDIMENTO

Sanità digitale, come e dove investire per abbattere i gap territoriali

Piattaforme e tecnologie consentiranno un maggiore e migliore accesso alle cure colmando i gap territoriali. In Italia la partita vale oro: carenza di personale e di risorse pubbliche e sempre meno strutture ospedaliere impongono investimenti hi-tech. Ecco i player di mercato che si stanno facendo stada

Pubblicato il 18 Gen 2023

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Rivoluzionare la sanità, in particolare nelle aree remote, facendo leva sul digitale e sulle nuove tecnologie: questa una delle sfide più complesse ma necessaria considerato il progressivo invecchiamento della popolazione e anche la carenza di risorse e di personale in particolare nell’ambito pubblico.

La sanità italiana: meno ospedali e assistenza a macchia di leopardo

I tagli alle strutture sanitarie continuano, compresa la chiusura di presidi ospedalieri in diversi comuni. E sono molte le aree in cui l’insufficienza di cure primarie e persino di farmacie – per non parlare di strutture per le cure specialistiche – non consente ai cittadini di poter fruire di servizi adeguati di base né in linea con l’evoluzione medico-scientifica in termini di cure e terapie.

Il Covid ha portato a galla tutti i difetti e le lacune ma al contempo ha dato una spinta forte ad una serie di servizi – si pensi alla ricetta elettronica ma anche allo sviluppo di app e telediagnostica. Siamo ancora all’anno zero ma sono molte le tech company e le startup che hanno intuito l’importanza della partita, anche e soprattutto in termini di new business.

La technology disruption per la sanità italiana

Sulla technology disruption in sanità ha acceso i riflettori il Vsp Global Innovation Center che insieme con CB Insights ha messo nero su bianco in un corposo report- “The Future of Healthcare Desert Solutions” (SCARICA QUI IL REPORT) – i trend in termini di evoluzione tecnologica effettuando una ricognizione puntuale delle aziende che stanno investendo in soluzioni e piattaforme.

I “deserti” sanitari

I riflettori sono dunque puntati sui “deserti sanitari” aree geografiche con un accesso limitato alle cure e ai servizi sanitari fondamentali. E bisogna anche tenere conto di una serie di fattori socioeconomici limitano l’accesso alle cure: lo scarso accesso a Internet, la scarsa alfabetizzazione sanitaria, reddito basso, basso livello di istruzione influenzano inevitabilmente l’accesso alle cure.

Gli analisti partono dal mercato statunitense tenendo conto delle molte aree remote del vasto territorio, ma la situazione non è così diversa in Europa e soprattutto in Italia considerate le aree orograficamente “difficili” e quelle periferiche ma anche quelle urbane più densamente popolate: al netto delle eccellenze – nel nostro Paese imperversa una situazione a macchia di leopardo – in tutte le regioni la carenza di servizi e assistenza sanitaria rappresenta una spina nel fianco mai estirpata con il Sud in continuo stato di emergenza.

I 4 obiettivi della sfida tecnologica in sanità

Sono quattro i principali obiettivi della sfida tecnologica in sanità – che corrispondono anche alle quattro aree a maggior intensità di investimenti. “Prodotti, servizi e modelli, dal consumo diretto a quelli on-demand, che sono stati il motore della crescita in altri settori, stanno iniziando a trovare spazio anche nella sanità”, si legge nel report. “Eliminare i ‘deserti’ dell’assistenza sanitaria significa sbloccare il potenziale delle soluzioni contribuendo a trasformare il futuro dell’assistenza sanitaria”.

  1. Portare i pazienti alle cure: i sistemi integrati abbassano le barriere di accesso alle cure in ambulatorio.
  2. Portare le cure al paziente: l’aumento degli strumenti direct-to-consumer favorisce l’accesso alle cure
  3. In-store innovations: l’hardware trasforma i retailer in sandbox per i futuri centri di cura
  4. Software: il software potenzia l’accesso ai centri di cura

L’avvento del venture capital in sanità

Gli investimenti in tecnologie e progetti per la sanità digitale stanno crescendo a ritmi importanti. Nel 2021 si è assistito a un record di finanziamenti per tecnologie e soluzioni che migliorano l’accesso alle cure, con 884 milioni di dollari in 33 operazioni. I finanziamenti hanno registrato un’impennata del 122%, con un aumento del livello dei deal del 43% rispetto all’anno precedente: la dimensione media dei deal è cresciuta del 36% rispetto al 2020 raggiungendo 28,53 milioni di dollari nel 2021. Startup focalizzate su soluzioni di “metal health” on-demand e tecnologi per la diagnostica domiciliare hanno guidato la classifica in termini di finanziamenti: fra le top ci sono Alma con 208 milioni di dollari dal gennaio 2021 e LetsGetChecked con 283 milioni di dollari in totale.

Portare i pazienti alle cure: i key player di mercato

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