Nessuna nota ufficiale a seguito del cda di ieri, 18 gennaio. Ma qualcosa è trapelato. Stando a quanto risulta il consiglio di amministrazione di Tim avrebbe fatto un primo punto sul nuovo piano industriale, che sarà ufficialmente presentato il 14 febbraio. E sarebbe stato fatto il punto anche sul bilancio 2022 che da quanto emerge potrebbe essere al di sopra delle aspettative degli analisti con un debito netto intorno ai 20 miliardi.
Nuova offerta Cdp-Macquarie per la rete
Qualche indiscrezione trapela sul dossier più scottante, quello sulla rete nazionale. La seconda offerta targata Cdp-Macquarie (dopo quella andata in fumo a seguito del memorandum di maggio 2022) potrebbe essere presentata dopo il tavolo del Governo del 25 gennaio ma prima del cda di Tim del 14 febbraio sul nuovo piano industriale. E stando ai rumors, in occasione del prossimo cda l’Ad Pietro Labriola chiederebbe la delega per negoziare un’offerta vincolante, da portare in assemblea per l’approvazione dei soci. “Le tempistiche ci sembrano realistiche e coerenti con quanto circolato già recentemente e confermerebbero l’accelerazione sul dossier”, sottolineano gli analisti di Equita. Concordano i colleghi di Intermonte che evidenziano “un’accelerazione delle tempistiche per l’offerta non vincolante su Netco.
Banda ultralarga e Pnrr, Tim chiude la prima milestone
In attesa che su sciolgano i nodi Tim annuncia il raggiungimento della prima milestone nell’ambito dei bandi di gara Pnrr “Italia a 1 Giga” e “5G backauling”: in 90 comuni realizzati i collegamenti ultrabroadband per oltre 14.100 civici e in 95 Comuni portate a termine le opere necessarie ad attivare le infrastrutture di quinta generazione mobili per la fornitura di servizi evoluti in oltre 150 siti.
“Il completamento della prima fase prevista da entrambi i bandi finanziati dal Pnrr rappresenta un’importante tappa del processo di digitalizzazione del Paese – sottolinea Elisabetta Romano, Chief Network, Operations & Wholesale Officer di Tim – . Siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione le nostre competenze per contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti in tema di realizzazione delle nuove infrastrutture di rete, fisse e mobili. Si tratta per Tim, principale operatore italiano che si è aggiudicato il maggior numero di bandi previsti dal Pnrr, del raggiungimento di un importante risultato ottenuto grazie alla collaborazione con Infratel Italia”.
Piano Italia a 1 Giga
Riguardo al Piano Italia a 1 Giga, il raggruppamento Tim-FiberCop si è aggiudicato 7 dei 15 lotti messi a gara da Infratel Italia, per un valore di oltre 1,6 miliardi di euro di finanziamento, ai quali si aggiungono circa 700 milioni di euro di investimento diretto da parte del Gruppo. Le Regioni interessate sono Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Umbria, Marche, Calabria e Basilicata, più le Province autonome di Trento e Bolzano.
Piano 5G backhauling
Relativamente al Piano backhauling Tim è l’unica aggiudicataria: è previsto il rilegamento in fibra dei siti radiomobili 5G nei 6 lotti sull’intero territorio nazionale. Il finanziamento pubblico ammonta a 700 milioni di euro, a cui si sommano 100 milioni di investimento diretto.
Tim:torna sul mercato dei bond con high yield a 5 anni
Tim torna sul mercato obbligazionario offrendo un titolo ad alto rendimento a 5 anni. L’importo è ancora da definire ma la dimensione è quella benchmark, oltre 500 milioni. A curare l’operazione come joint global coordinator ci sono Goldman Sachs e JpMorgan, i joint book runner sono invece Bnp Paribas, Credit Agricole, Unicredit, Sumitomo Mitsui Banking, Mitsubishi UFJ Financial Group.