Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sui sistemi di assistenza alla guida di Tesla. È la stessa società di Elon Musk a confermarlo attraverso le dichiarazioni contenute un documento depositato in borsa. L’azienda, secondo quanto si legge nel file, ha ricevuto dal dipartimento richieste di documenti relativi agli strumenti Autopilot e Fsd, che aiutano a cambiare corsia in autostrada, a parcheggiare o a identificare i segnali di stop. Il gruppo, però, non specifica quale sia l’oggetto specifico delle richieste.
I dubbi del Dipartimento di Giustizia
Secondo quanto riportato dalla stampa statunitense, il ministero starebbe esaminando in che misura le affermazioni di Tesla sulle capacità dei suoi sistemi di assistenza alla guida possano indurre gli automobilisti a un falso senso di sicurezza. L’iniziativa si muove d’altronde in un contesto in cui non mancano detrattori del marchio secondo cui la comunicazione del brand risulterebbe ingannevole.
La società dichiara ufficialmente sul proprio sito web che le opzioni “Autopilot” e “Fully Autonomous Driving Capability” sono “progettate per essere utilizzate da un conducente attento con le mani sul volante e pronto a riprendere il controllo del veicolo in qualsiasi momento“. Pur utilizzando il claim “Full autonomous driving”, Tesla afferma esplicitamente che le auto non possono guidare da sole. I modelli che utilizzano la “guida autonoma completa” sono in grado di percorrere le strade in molti casi, ma gli esperti affermano che il sistema può commettere errori, come riconosce anche il Ceo Elon Musk. “Non stiamo dicendo che sia pronto per non avere nessuno al volante”.
Le critiche sul linguaggio pubblicitario
Al di là della questione sicurezza sollevata dal ministero Usa e non solo (la National Highway Traffic Safety Administration, per esempio, sta indagando sui sistemi di assistenza alla guida della casa automobilistica, che sono stati coinvolti in diversi incidenti), Tesla è come detto da anni al centro di una serie di polemiche riguardanti i messaggi pubblicitari costruiti attorno al brand. Il direttore dell’agenzia statunitense responsabile delle indagini sugli incidenti di trasporto (Ntsb), Jennifer Homendy, ha denunciato nell’ottobre 2021 l’uso del termine “guida completamente autonoma” come “fuorviante”. L’agenzia responsabile dei veicoli a motore in California (Dmv), in un reclamo presentato nell’estate del 2022, ha invece criticato il gruppo per il linguaggio pubblicitario che attribuiva a questi sistemi prestazioni più ampie di quelle reali. Secondo quanto riporta Bloomberg, anche la Securities and Exchange Commission statunitense ha aperto un’indagine per motivi analoghi. Nonostante tutti i riflettori siano puntati sulla società, “a quanto ci risulta, nessuna agenzia governativa ha concluso, nell’ambito di un’indagine in corso, che si siano verificati illeciti”, ha dichiarato Tesla nel documento .