Il 2013 sarà un anno di svolta per il mondo dell’It perché le aziende sono nuovamente pronte ad aumentare i loro investimenti in tecnologie. Lo rivela il nuovo “Ceo and Senior Executive Survey” pubblicato da Gartner e realizzato intervistando 390 Ceo e top manager di aziende globali con almeno 250 milioni di dollari di revenues. Il rapporto tra chi ha intenzione di accrescere la spesa It quest’anno e chi pensa di ridurla è di quattro a uno, ovvero il 78% di amministratori delegati e senior executive si sente pronto a far crescere il budget hitech.
Secondo il sondaggio, le aziende sentono che le grandi incertezze politiche ed economiche che hanno frenato gli investimenti nel 2012 si stanno ridimensionando e il quadro si presenta meno problematico. Ma c’è anche un altro elemento che spinge a potenziare gli investimenti in It: lo sviluppo dei canali e delle tecnologie digitali, che le aziende ritengono giocheranno un ruolo di primo piano nei loro progetti per il 2013.
“Questo è l’anno in cui il management delle aziende deve impegnarsi a investire con coraggio e convinzione per imprimere una nuova direzione allo sviluppo tecnologico e informatico delle loro organizzazioni”, commenta Mark Raskino, vice president e Gartner fellow. “Dopo oltre un decennio di investimenti timidi e limitati all’essenziale, ora è il momento di guardare al futuro. I top manager ci indicano di aver capito che devono investire in e-commerce, mobile, cloud, social e altre tecnologie innovative e nelle funzionalità che queste abilitano. Ciò non si può fare attingendo alle risorse attuali del budget It, bisogna potenziarle”.
Il 52% dei Ceo e senior executive intervistati da Gartner dice di avere una “Digital Strategy”, ma “è importante che sappiano chiaramente che cosa intendono per strategia digitale, che abbiano in mente che cosa il digitale significa per l’azienda e come si deve inserire nella più ampia strategia di business”, sottolinea Jorge Lopez, vice president e distinguished analyst di Gartner. “Devono assicurarsi che tutti gli elementi della strategia digitale siano connessi in modo chiaro alla strategia di business, che non formino un programma di cambiamento staccato, che potrebbe addirittura distrarre dagli obiettivi core dell’azienda”.
Sicuramente i top manager pensano di farsi aiutare nella messa a punto ed esecuzione della digital strategy da nuove figure professionali che devono favorire il cambiamento: il 19% del campione sentito da Gartner prevede di avere un chief digital officer entro il 2014, mentre il 17% avrà un chief data officer.
“Anche i Cio devono partecipare da vicino alla crescita dell’azienda in chiave digitale e alla sua innovazione”, continua Lopez. “I Cio che vogliono restare nell’organizzazione per più di due anni devono sviluppare il business digitale, la governance della business information e la capacità di guidare l’innovazione in tutto il loro gruppo di lavoro. I Cio che intendono passare ad altre mansioni dovrebbero favorire l’ingresso in azienda di nuovi talenti specializzati in media digitali, utilizzo delle informazioni, innovazione di prodotti e servizi abilitata dal digitale”.
“Diverse aziende credono nella rivoluzione del digitale e stanno investendo centinaia di milioni di dollari nell’innovazione It”, conclude Raskino. “Il principale rischio adesso è che altre ensino che l’aggiornamento delle loro capacità tecnologiche sia una questione secondaria che possono rimandare di qualche anno”.