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Digital Services Act, Breton sente Musk: “Twitter si adegui a norme Ue”

Il commissario europeo al Mercato interno: “Prossimi mesi cruciali per trasformare gli impegni in realtà. Seguiremo da vicino tutte le piattaforme online”. L’azienda: “I nostri obiettivi sono allineati”

Pubblicato il 01 Feb 2023

thierry – breton

Nuovo incontro in videoconferenza tra il commissario europeo al Mercato interno Thierry Breton ed Elon Musk nella veste di proprietario di Twitter. Si è trattato di un follow-up del summit che i due avevano avuto già alla fine di novembre, in merito all’adeguamento del social network alle nuove regole europee del Digital Services Act.

Diritti dei consumatori e obblighi di trasparenza

 Durante la riunione il commissario Ue ha evidenziato la necessità che Twitter si adegui alle nuove normative europee, contenute nel Digital Services Act, che hanno l’obiettivo di proteggere i diritti dei consumatori e dare una disciplina di riferimento su trasparenza e responsabilità delle piattaforme online.

Le richieste dell’Ue a Musk

Breton ha sottolineato l’attenzione con cui l’Europa guarda alle risorse e agli strumenti che Twitter metterà in campo per affrontare i problemi di sicurezza e i temi dei diritti dei consumatori: “I prossimi mesi – ha detto il commissario europeo – saranno cruciali per trasformare gli impegni in realtà. Dobbiamo vedere progressi verso la piena conformità con il Dsa. Il mio team seguirà da vicino il lavoro di Twitter e di tutte le altre piattaforme online“.

L’apertura del ceo di Twitter

Per il neo proprietario e Ceo di Twitter quello con il commissario europeo Breton è stato un “buon incontro”: “Gli obiettivi di trasparenza, responsabilità e accuratezza delle informazioni – ha scritto sul social – sono allineati con i nostri“.

L’incontro di fine novembre

 Nella prima videochiamata tra i due, che risale alla fine di novembre, a ridosso del cambio di proprietà di Twitter, Breton aveva annunciato uno “stress test” per verificare la conformità del social network alle normative europee. In quell’occasione Breton aveva detto che Twitter ha ancora “molto lavoro da fare” per “implementare politiche trasparenti, rafforzare in modo significativo la moderazione dei contenuti, proteggere la libertà di parola, affrontare la disinformazione con determinazione e limitare la pubblicità mirata. Tutto ciò – aveva concluso – richiede l’impiego dell’intelligenza artificiale e di risorse umane sufficienti”.

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