WhatsApp non è in trattativa per vendere a Google. La replica all’indiscrezione per cui Mountain View vorrebbe acquistare l’app di messaggi per un miliardo di dollari arriva da Neeraj Arora, capo della divisione sviluppo dell’azienda, che a AllThingsDigital, blog del Wsj, smentisce ogni voce di questo tipo senza aggiungere commenti.
WhatsApp è una delle applicazioni per smartphone per scambiare messaggi (ma anche foto, la posizione geografica, brevi clip video e audio) più utilizzate al mondo.
Il servizio è disponibile per dispositivi iOS, Android, Blackberry, Symbian e Windows Phone.
Secondo un’indiscrezione riportata nel weekend da Digital Trends, Google avrebbe puntato gli occhi sul servizio e sarebbe disposta a spendere circa un miliardo di dollari per accaparrarselo. A dicembre scorso si era sparsa la voce che fosse addirittura nel mirino di Facebook.
In base agli ultimi dati disponibili, WhatsApp, la cui società è stata fondata nel 2009 a Santa Clara, California, conta circa 100 milioni di utenti al giorno ed è utilizzata in
250 Paesi. A gennaio era stato raggiunto un record di messaggi scambiati sulla piattaforma: 7 miliardi di messaggini spediti per Capodanno.
Le voci dell’interessamento di Google per WhatsApp si sono diffuse la settimana scorsa a macchia d’olio. L’operazione aprirebbe nuovi fronti nella sfida tra colossi hi-tech o Internet per offrire servizi di collegamento e condivisione, dai messaggi alle fotografie. La cifra di un miliardo sarebbe simile a quanto pagato l’anno scorso da Facebook proprio per il sito di condivisione di foto Instagram.
Non mancano le perplessità degli operatori e investitori sul rischio che sia già salito troppo: alcuni ritengono che Facebook abbia pagato troppo per Instagram. E WhatsApp genera entrate stimate ancora soltanto in circa cento milioni di dollari l’anno. La sua popolarità è tuttavia innegabile e in aumento: ha stabilito il suo piu’ recente record con 18 milioni di messaggi totali scambiati in un solo giorno alla vigilia di Capodanno. E’ ormai diventata la seconda applicazione per numero di acquisti nel negozio virtuale di iTunes di Apple. E può essere usata su tutte le maggiori piattaforme, da Android di Google a Ios di Apple e a Windows di Microsoft. L’abbonamento costa 99 centesimi di dollaro l’anno dopo il primo anno.
C’è da dire che già l’anno scorso a dicembre erano circolate speculazioni di un possibile interessamento di Facebook per WhatsApp. Voci che non si tradussero in nulla di concreto. L’interesse di Google per la app di comunicazione mobile, già scaricata da cento milioni di utenti, sarebbe molto concreta anche come controffensiva del search engine nei confronti del social network di Mark Zuckerberg, che non più tardi di giovedì scorso ha lanciato Home, la super App che di fatto “colonizza” Android.
Facebook, diversamente da Google, dispone già del suo Messenger, che di certo trarrà giovamento in termini di utilizzo dall’integrazione con Android.
Secondo stime degli analisti, il fatturato annuo di WhatsApp si aggira intorno ai 100 milioni di dollari all’anno.