IL BREVETTO

Fibra e sensori per la sicurezza delle infrastrutture: la piattaforma made in Italy

Messo a punto dai ricercatori dell’Enea un sistema per il monitoraggio di viadotti, dighe e palificazioni. Michele Caponero: “Abbattuto il problema dei costi per favorire la diffusione dell’innovazione”

Pubblicato il 13 Feb 2023

sensori-marmo

Catene di sensori basate su tecnologia in fibra ottica per monitorare costantemente la sicurezza delle strutture di grandi opere di ingegneria civile e geotecnica, come ad esempio viadotti, dighe e palificazioni. E’ il sistema messo a punto dal laboratorio di Micro e Nanostrutture per la Fotonica di Enea, brevettato e già maturo per l’uso industriale, “anche se è possibile che sia necessaria una ulteriore ingegnerizzazione – spiega Enea in una nota – per soddisfare meglio problematiche di cantiere e conseguire eventuali certificazioni per specifiche applicazioni”.

Strutture permanenti per monitorare le infrastrutture

“Le grandi opere di ingegneria civile e geotecnica hanno bisogno di controlli periodici per verificarne l’integrità strutturale e la corretta funzionalità nel corso dell’intera vita di tenuta in esercizio – afferma Michele Caponero, ricercatore Enea e ideatore del brevetto insieme al collega Andrea Polimadei – Il metodo che abbiamo brevettato è estremamente innovativo, maturo e particolarmente idoneo per la realizzazione di sistemi di monitoraggio distribuiti e gestibili da remoto, da installare in modo permanente”.

Abbattere i costi delle soluzioni

Uno degli obiettivi principali che hanno spinto di due ricercatori è stata la volontà di mettere a punto un sistema che consentisse di abbattere i costi di produzione e contemporaneamente rendesse possibile un’alta personalizzazione delle soluzioni a seconda delle esigenze degli utenti in termini di dimensione, forma e parametri da misurare. Per l’esecuzione di questi controlli, spiega Enea, molte delle grandi opere meno datate – e tutte quelle di nuova realizzazione – contano su sistemi di monitoraggio permanenti che possono fornire allarmi precoci.

Semplificazione e aumento della durata

“La realizzazione delle catene di sensori, anche per la tecnologia in fibra ottica, presenta diverse problematiche con costi che possono diventare finanche predominanti rispetto a quelli dei sensori stessi – continua Caponero – Il nostro brevetto nasce proprio per risolvere queste problematiche. I sistemi di monitoraggio basati su tecnologia tradizionale elettrica/elettronica presentano varie problematiche nel caso di installazioni permanenti, che vengono sempre più efficientemente superate adottando soluzioni basate su tecnologia in fibra ottica.  Il nostro brevetto garantisce una maggiore durabilità, semplifica i cablaggi e consente il trasporto diretto dei segnali a grande distanza”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati