L’amministratore delegato di France Telecom pronto a tagliarsi lo stipendio per non pagare la maxi-tassa sui ricchi. Stephane Richard ha dichiarato al quotidiano Le Figaro che se il governo francese porterà avanti la proposta di legge che chiede alle aziende di versare un’imposta del 75% sugli stipendi dei dirigenti che superano il milione di euro, si ridurrà il compenso: “Se la legge sarà approvata, mi assicurerò di non avere un’entrata superiore alla soglia del milione di euro”, ha detto Richard. “Non vorrei certo che France Telecom si trovasse a pagare una tassa del genere sul mio stipendio”.
E’ la prima volta che il numero uno di un’azienda che ha ancora un 27% di partecipazione statale si impegna a ridursi il compenso annuale; pur rappresentando sicuramente la volontà del Ceo di proteggere France Telecom da una tassa esorbitante, le dichiarazioni di Richard intendono anche lanciare un messaggio di “moderazione”: France Telecom non concede stipendi d’oro (si fa per dire) ai suoi top manager.
Questa ricerca di “misura” è imposta dai tempi di crisi e austerity ma anche dai risultati finanziari del gruppo telecom francese, che l’anno scorso ha visto i suoi utili scendere a causa dell’intensificarsi della concorrenza sul mercato interno.
Il governo del presidente socialista Francois Hollande aveva inizialmente proposto di tassare del 75% tutti i redditi personali sopra il milione di euro, ma un tribunale ha respinto la proposta: per questo ora deve limitare la tassa agli stipendi delle aziende. L’idea di Hollande è che chi è ricco si impegni al massimo per tirare il Paese fuori dalla crisi economica, ma certo il suo atteggiamento non incontra il favore delle aziende.