STUDIO SUPERMONEY

Samsung vs Apple, coreani i tablet più “desiderati”

Studio Supermoney: il 54% degli italiani cerca informazioni su modelli dell’azienda asiatica. iPad al centro delle ricerche del 42% degli utenti

Pubblicato il 10 Apr 2013

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Nella guerra tecnologica tra Apple e Samsung c’è un nuovo terreno di scontro: quello dei tablet. E il risultato, al momento, è che l’azienda sudcoreana ha la meglio sulla rivale statunitense nelle scelte degli italiani. Nel 54% dei casi gli utenti cercano un modello Samsung, mentre l’iPad è l’oggetto del desiderio ‘solo’ del 42% del campione. Le altre case di produzione si spartiscono il restante 4% delle richieste. Lo rileva uno studio dell’Osservatorio SuperMoney, unico portale in Italia accreditato ufficialmente da Agcom per il confronto delle tariffe di telefonia e Internet.

Lo studio SuperMoney (www.supermoney.eu) ha preso in considerazione le richieste di tariffe abbinate a tablet inoltrate sul portale da gennaio a marzo 2013 ed ha analizzato le richieste degli utenti negli ultimi tre mesi per scoprire quali sono le preferenze degli italiani quando si parla di “tavolette”. “La sfida tra tablet non si gioca soltanto sul piano tecnologico, ma anche su quello dei prezzi” commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney.

“Di fronte a due prodotti altamente tecnologici – continua – in tanti scelgono il tablet più conveniente. In questo senso anche le compagnie telefoniche giocano un ruolo importante con l’offerta di pacchetti ad hoc che includono l’uno o l’altro tablet”.

In generale le vendite di tablet in Europa sono aumentate del 350% nei primi due mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. È emerso da una recente analisi di Context, società di consulenza che ha esaminato il trend di vendita di Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna.

A detta della società il decollo dei tablet va di pari passo con la flessione di notebook e pc desktop tradizionali. A trainare le vendite di tavolette il calo generalizzato dei prezzi e la maggior disponibilità di prodotti nei punti vendita tradizionali.

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